Raffreddore bambini: rimedi, cure e controllo dei sintomi più gravi

Una volta intervistato sul raffreddore, con grande sorpresa dell’intervistatore ho definito il raffreddore una malattia “incurabile” ed un’altra volta ho detto che l’unica terapia efficace è “soffiare il naso al bambino”.

Al di là del paradosso, non esistono cure specifiche per il raffreddore. Esso è una malattia virale e deve perciò fare il suo corso. Si possono soltanto attenuare i sintomi.

Come curare i sintomi del raffreddore dei bambini?

A qualunque età, ma soprattutto per il lattante che deve avere il naso libero per respirare mentre succhia, la soluzione sono abbondanti lavaggi con gocce di soluzione fisiologica.  Per i più grandicelli, ciò che si deve fare è soffiare bene il naso. Purtroppo, i bambini incominciano a soffiare bene il naso dopo i 5/6 anni.

La tosse e il raffreddore

E’ importante conoscere le caratteristiche della tosse:

  1. Una delle prime cose da sapere è se la tosse è solo diurna o solo notturna o diurna e notturna. In linea di massima, una tosse diurna non è preoccupante; lo è di più se è notturna oppure diurna e notturna.
  2. Una seconda distinzione deve essere fatta tra tosse secca, non produttiva e tosse catarrale, produttiva.
  3. Altre due caratteristiche importanti della tosse sono: la tosse abbaiante, simile all’abbaiare di un cane o al verso della foca e una tosse accessuale, caratterizzata da accessi più o meno frequenti separati da intervalli liberi.

La tosse non deve essere vista in chiave negativa, tuttavia, di fronte alla sua comparsa, è opportuno valutare nel bambino alcuni parametri che possono chiarire eventuali aspetti di gravità.
Gli elementi principali da valutare sono i seguenti:

  • l’età del bambino
  • le condizioni generali (stato di prostrazione)
  • la presenza della febbre
  • la presenza di difficoltà respiratorie (inspiratorie ed espiratorie)
  • nei più grandicelli la presenza di dolori durante la respirazione e con i colpi di tosse

Per quanto riguarda l’età del bambino bisogna dire che nei primissimi mesi di vita sono molto rare le affezioni respiratorie, per cui se a questa età compare la tosse, bisogna subito rivolgersi al medico.

Se il lattante è raffreddato e tossisce un po’, ma mangia normalmente, non ha nulla di preoccupante. Se diminuisce di molto l’appetito,  consultare il medico.

Tossi pericolose e bronchiolite

  1. La bronchiolite del lattante (è una malattia grave) si presenta con tosse stizzosa, continua, nelle forme più gravi la tosse diventa debole (il bambino sembra non farcela a tossire).
  2. E’ presente respiro affannoso e molto frequente, alitamento delle narici, rientramenti nella fase della inspirazione alla base del collo (giugulo) e alla base del torace (epigastrio).
  3. E soprattutto il bambino non mangia quasi niente! In queste condizioni portate subito il bambino in ospedale!!

A qualunque età, quindi non solo nel lattante, lo strato di prostrazione del bambino è più importante:

  • la mancanza di forze
  • il pallore
  • le occhiaie profonde, se accompagnate da scarsa tosse, e in presenza di febbre, sono un segno premonitore non favorevole.
  • Polmoniti anche gravi sono caratterizzate nella prima fase, da pochissima tosse, stizzosa e non produttiva. In alcuni casi il bambino dà addirittura l’impressione di “non farcela a tossire”. Questo è un segnale di pericolo.
  • L’affanno o la respirazione più affrettata sono in genere espressioni di una crisi asmatica o di una bronchite grave. In questo caso, nel bambino, prevale l’affanno, e la modesta tosse presente è molto stizzosa.

La tosse abbaiante e laringite

Costituisce una vera urgenza nel bambino di qualunque età!!

  1. Questo tipo di tosse è caratterizzato da un timbro metallico gutturale: sembra l’abbaiare di un cane o, meglio ancora, ricorda il verso della foca.
  2. Alcune madri la definiscono tosse cavernosa. In realtà questa dizione non è precisa. Essa è espressione di una laringite o di uno spasmo della laringe (gola).
  3. In genere, il bambino comincia a presentare qualche colpo di questa strana tosse nel tardo pomeriggio. E’ questo un segnale d’allarme preciso!
  4. La vera sintomatologia esplode poi soprattutto nelle ore notturne. Le ore più frequenti, dalle 23 alle 2 di notte: la tosse diventa fortemente abbaiante e il bambino presenta notevole difficoltà respiratoria con una inspirazione difficoltosa e rumorosa (stridula). Il bambino avverte un senso di soffocamento che lo spaventa e lo agita molto. La laringite proprio per questa evoluzione drammatica necessita di un’assistenza molto tempestiva.

Articolo tratto dal libro Il bambino Felice del Prof. Giuseppe Ferrari

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