Quali alternative agli asili nido? Micronidi e Tagesmutter sono le novità.

di francesca


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I Micronidi sono nidi tradizionali ma di dimensioni più ridotte. Possono accogliere al massimo 10 bambini ed hanno l’obbligo di strutture e locali più limitati rispetto ad un vero e proprio asilo nido. Devono comunque garantire il servizio mensa ed il riposo dei bambini (con apposite attrezzature e locali), il personale deve avere la stessa qualificazione di qualsiasi asilo nido.

Possono gestire un micronido le aziende, per i figli dei loro dipendenti, con ubicazione nei locali aziendali o nelle immediate vicinanze.

Da un punto di vista di programmi didattici e di servizi, a parte la minor recettività, non vi é nessun elemento particolare che caratterizza i micronidi. Il numero limitato di bambini dovrebbe essere indice di maggior cura ed attenzione.

I micronidi, in effetti, sono nati per sviluppare l’imprenditoria in questo settore in cui c’é continua domanda. Un micronido, ottimizzando le sue risorse (per esempio l’imprenditore che lo avvia, spesso ha titolo per essere puericultore ed educatore e vi lavora in prima persona), puà offrire rette competitive.

I Nidi di Famiglia, Casa Nido o, secondo la terminologia in uso nel resto d’Europa, Tagesmutter (dal tedesco: mamma di giorno), sono altra cosa. Una mamma (o, perchè no, un papà), dopo aver seguito dei corsi professionali istituiti dai Comuni, accudisce ed educa bambini da 0 a 6 anni (ma la maggior richiesta é per la fascia di età fino ai 3 anni) presso la propria abitazione, normalmente insieme ai suoi bambini.

La stessa attività puà essere svolta anche da una persona professionalmente competente (una baby-sitter per esempio), ma non necessariamente genitore, sempre presso la propria abitazione. L’orario é flessibile perchè concordato tra la mamma che affida il bambino e chi lo accudisce ed il costo contenuto rispetto ad un asilo tradizionale.

Sarà la mamma a decidere per quante ore e per quanti giorni affidare il bambino alla Casa Nido, corrispondendo solo la cifra relativa alle ore concordate. La normativa varia da Comune a Comune, ma in genere é necessario disporre di una stanza dedicata ai bambini con 4 mq di spazio per ciascuno e, al massimo, si possono ospitare 5 bambini.

Il Nido in famiglia é il punto d’incontro tra donne che vogliono tornare a lavorare dopo la maternità : chi sceglie di affidare i propri bambini per tornare al suo lavoro e chi un lavoro se lo crea, accudendo i bambini in casa insieme ai propri.

Eppure nel nostro Paese questa iniziativa stenta a decollare, al contrario del resto d’Europa: le mamme italiane sono diffidenti nei confronti di un altro genitore e preferiscono affidare i bambini ad un’istituzione. Le obiezioni maggiori riguardano: il timore che la tagesmutter non sia preparata come un’educatrice professionale; il dubbio che chi accudisce i bambini insieme ai propri possa fare delle preferenze o comunque si creino gelosie; l’inadeguatezza dei locali in un normale appartamento.

A scoraggiare molte mamme che vorrebbero intraprendere questa attività ci sono poi le difficoltà burocratiche e l’esiguità dei ricavi mensili per un lavoro molto impegnativo e di responsabilità.

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