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Perché i bambini amano i Pokémon
Per tutti i fan dei Pokémon, è già disponibile una nuova avventura dei loro beniamini: infatti dal 25 maggio è in tutti i negozi il DVD del film d’animazione Zoroark, il re delle illusioni, diretto da Kunihiko Yuyama, un nuovo episodio cinematografico della saga dei Pokémon in cui Ash, Pikachu e i loro amici si trovano ad affrontare un nuovo, pericolosissimo avversario, il misterioso Zoroark, un personaggio dotato di sorprendenti super-poteri.
Dalla loro nascita, nel 1995, i Pokémon sono diventati un autentico fenomeno soprattutto per il pubblico dei più piccoli, che hanno decretato in massa l’immensa popolarità dei Pokémon a livello mondiale. L’origine dei Pokémon risale infatti a una linea di videogiochi creata da Satoshi Tajiri, attraverso la quale i bambini possono “allevare” queste piccole creature e poi farle combattere fra loro. Il nome Pokémon deriva dalla crasi delle parole inglesi “pocket” e “monsters”, ed equivale quindi a “mostri tascabili”: alla base del successo dei Pokémon, infatti, risiede anche l’eterna fascinazione dei bambini nei confronti di tutto ciò che appartiene alla categoria del fantastico e del mostruoso.
Dopo i videogiochi, lo straordinario successo riscosso dai Pokémon ha portato immediatamente alla proliferazioni di questi simpatici “mostriciattoli” anche in altri media: dalle anime ai manga, dai libri ai film. L’origine giapponese dei Pokémon non è casuale: nel Paese del Sol Levante, infatti, fra i bambini è molto diffuso l’hobby di collezionare insetti e prendersi cura di loro, e i Pokémon rappresentano in un certo senso una “trasposizione” virtuale di tale hobby… quasi come dei piccoli animali domestici, dotati di super-poteri, personalizzati per ogni bambino, dando a ciascuno la possibilità di scegliere il proprio Pokémon preferito. Un altro elemento in grado di affascinare i più piccoli è la capacità dei Pokémon di trasformarsi ed evolversi, cambiando forma e aspetto ed acquisendo via via nuovi poteri.
Il 1997 è l’anno in cui i Pokémon hanno conquistato anche il pubblico degli spettatori televisivi, grazie ad una serie animata che ha ottenuto un vastissimo seguito fra i bambini di tutto il mondo; dal 1998, invece, ha avuto inizio la saga cinematografica, anch’essa molto fortunata e rafforzata dalla presenza, in ciascun film, di uno dei cosiddetti “Pokémon leggendari”.
I Pokémon si sono distinti rispetto ad altri prodotti analoghi per bambini per il fatto che, tanto nei videogiochi quanto nelle serie animate, le scene di lotta sono sempre stilizzate e non implicano mai un’eccessiva violenza, né tantomeno dettagli macabri (per esempio, nei Pokémon c’è una completa assenza di sangue): questo permette di creare sequenze adrenaliniche ma mai morbose o troppo forti. Inoltre, le storie dei Pokémon trasmettono anche un importante messaggio morale, in quanto sono basate sul rapporto di fiducia, di lealtà e di amicizia che si instaura fra l’allenatore e il proprio Pokémon: una caratteristica, questa, che sembra invitare i bambini ad una forma di “responsabilizzazione” nei confronti di chi è più piccolo e indifeso di loro, come un animale domestico o magari un fratello minore.
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