Parotite: sintomi e caratteristiche generali
- Malattia esantematica causata da un virus.
- Incubazione varia da 2 a 4 settimane. Il virus si trasmette attraverso le goccioline di saliva o per mezzo di oggetti contaminati da saliva infetta.
La malattia può iniziare con generici segni premonitori quali:
- malessere
- febbre, qualche volta modesta, altre volte più elevata
- mal di testa
- dolori muscolari specie al collo
- può esserci dolorabilità a masticare e anche a bere, specialmente cibi acidi quali spremute di arance o limoni ecc.
- dopo 12 – 13 ore (alle volte può accadere anche contemporaneamente) dalla comparsa di questi segni inizia la tipica tumefazione. Questa si manifesta come un rigonfiamento che inizia nella parte sottostante il lobo dell’orecchio per poi diffondersi sia verso la parte del viso al davanti del lobo stesso, cioè verso la mandibola, sia verso la parte posteriore del lobo. La tumefazione può essere presente solo da un lato o da entrambi i lati. Quando è bilaterale, un lato può essere più gonfio dell’altro. Altre volte inizia da un lato e poi passa dall’altra parte (dopo 2 – 3 giorni). Il bambino sembra improvvisamente ingrassato. Le tumefazioni sono dolenti spontaneamente. La pressione aumenta ulteriormente il dolore. Il termine orecchioni deriva dal fatto che il lobo dell’orecchio viene spostato verso l’alto e quindi sembra ingrandirsi.
Aspetto degli orecchioni e diagnosi
In realtà, le ghiandole colpite dal virus sono le parotidi. Le parotidi, con altre quattro ghiandole poste al di sotto della lingua e della mandibola, costituiscono le ghiandole salivari (cioè le ghiandole che producono la saliva).
In alcune forme di orecchioni, anche queste ghiandole possono ingrossarsi dando un aspetto da “gattone” al volto del bambino (in alcune regioni gli orecchioni sono chiamati “gattoni”).
In altri casi possono essere colpite solo le ghiandole sotto la lingua. In questo caso la tumefazione è sottomandibolare e la diagnosi diventa più difficile.
Orecchioni e febbre
Le tumefazioni delle ghiandole raggiungono il massimo volume dopo 2 – 3 giorni e regrediscono nel giro di una settimana. Fino a quando è presente la tumefazione ghiandolare può esserci la febbre. Il decorso della parotite in genere è buono senza un grosso malessere per il bambino. Qualche volta può essere presente vomito e mal di testa. In questi casi e opportuno far controllare il bambino dal medico.
Parotite del bambino vaccinato
Il vaccino, praticato da molti bambini, non difende totalmente dalla malattia che si presenta in forma attenuata e per questo motivo spesso non viene diagnosticata e viene confusa con una normale linfadenite delle ghiandole del collo, perché “Il bambino è vaccinato”. Questo è un errore in cui possono incorrere per superficialità anche alcuni medici. Diffidate da diagnosi di linfadenite se a scuola c’è n’è una epidemia. E’ probabile che siano orecchioni attenuati!
La vaccinazione è, comunque, assolutamente raccomandata!
Complicanze
- Non sono frequenti ma non sono da trascurare. E’ sempre preoccupante una ricomparsa della febbre verso la fine della malattia, specie se è accompagnata da altri sintomi come mal di testa e vomito.
- Una complicazione nel maschio e rappresentata dall’orchite (infiammazione dei testicoli). Essa è praticamente assente nel bambino prima della pubertà mentre può invece colpire l’adolescente pubere (15% – 20% dei casi). Essa compare a malattia praticamente finita, qualche giorno dopo la scomparsa della tumefazione delle ghiandole salivari, manifestandosi con ingrossamento del testicolo (in genere mono-laterale), con dolore e febbre. Il pericolo è dato dal fatto che nel 30% dei casi il testicolo colpito si atrofizza.
Terapia e cura degli orecchioni
Non esistono cure specifiche. Vitamine e riposo a letto. L’alimentazione deve essere leggera con pochi grassi e con l’eliminazione e dei succhi di arance e limoni che accentuano il dolore. Dopo 7 giorni dalla scomparsa della tumefazione, il bambino può riprendere la vita normale.
Per quanto tempo è contagiosa la parotite
La contagiosità massima della malattia si ha nel periodo che va da 1 giorno prima della comparsa delle tumefazioni a 3 giorni dopo la loro scomparsa.
Articolo tratto dal libro Il bambino Felice del Prof. Giuseppe Ferrari
NON PERDERE TUTTI GLI ALTRI ARTICOLI DEL PEDIATRA