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Padrino di Battesimo, i requisiti necessari e il suo ruolo nella cerimonia
Come si sceglie il padrino per il battesimo? Di solito i genitori scelgono un familiare o un amico intimo, una scelta che qualche volta viene fatta un po’ troppo alla leggera. In realtà ci sono delle caratteristiche e dei requisiti stabiliti dal Diritto Canonico che dovrebbero orientarci nella scelta del padrino. In generale il padrino dovrebbe diventare una figura di riferimento per il bambino, ma sarebbe il caso di capire bene in che modo e quali sono i suoi doveri. Nel nostro paese il padrino e la madrina di battesimo sono due ruoli che figurano solo in caso di sacramento religioso, mentre in altri paesi invece è possibile celebrare un rito civile in cui si definiscono queste due figure che hanno una qualche responsabilità nei confronti del bambino.
I Requisiti del Padrino di Battesimo
I requisiti specifici di padrino in Italia vengono definiti dal Codice di Diritto Canonico. La persona in questione deve essere designata dal battezzando stesso o dai suoi genitori, o in generale da chi ne fa le veci. Il padrino di battessimo deve avere compiuto sedici anni, a meno che per giusta causa il parroco o il ministro non ammetta una eventuale eccezione, ma dovrà ovviamente essere cattolico e aver già ricevuto il sacramento dell’Eucarestia. Ma questo non basta: dovrà anche condurre una vita conforme alle fede e all’incarico che andrà assumere. E’ indispensabile che non sia né il padre né la madre del battezzando e che non sia impossibilitato da un’eventuale pena canonica. Inoltre non possono fare da padrini uomini e donne sposati soltanto civilmente, conviventi, soggetti divorziati o separati che convivono con un altro partner. Potrebbero invece fare da padrini persone separate che non hanno chiesto il divorzio, ma che non convivano neppure con altre persone, o persone divorziate ma costrette a subire il divorzio. In questi casi bisogna comunque parlare preventivamente con il parroco per valutare la situazione.
I Doveri del Padrino di Battesimo
Il padrino di fatto è un secondo padre, a cui potrebbe venire affidato il proprio figlio in caso di bisogno. Non si tratta di un obbligo materiale ma più che altro di un obbligo morale: il padrino, insomma, è una persona degna di fiducia a cui potrà rivolgersi il “figlioccio” in caso di bisogno o necessità. Un impegno che ha anche un valore religioso, dato che durante il rito verrà chiesto ai padrini l’impegno ad educare il proprio figlioccio nella fede, comportandosi in modo tale da dargli un buon esempio di cristianità.
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