L’omeopatia è un metodo clinico-terapeutico di cui tutti parlano ma pochi ne conoscono i principi. Non posso in questa sede parlarne in modo esaustivo, comunque, attraverso le terapie omeopatiche si vuole stimolare l’organismo a fare fronte agli agenti patogeni ed le difese immunitarie in momenti di epidemie. Questi presupposti mi sembrano ottimi motivi per utilizzare l’omeopatia in età pediatrica.
Dipende dal tipo di patologia che si deve curare e dalla mentalità del paziente. Se il medico esperto stabilisce che una determinata patologia può essere curata con terapie omeopatiche il risultato si ottiene in modo armonico e duraturo. E’ ovvio che se un individuo vuole fare regredire una febbre alta o una cefalea in 30’ non ottiene ciò con l’omeopatia!
L’assorbimento dei medicinali omeopatici avviene attraverso la mucosa sublinguale. Qualsiasi residuo di cibo o di sostanze (menta, caffè, nicotina) che alterino la circolazione a livello della mucosa orale può diminuirne l’assorbimento.
Esistono in omeopatia terapie di prevenzione e parlarne in modo generico mi sembra riduttivo. Infatti nell’ambito di questa tecnica terapeutica, si cerca di stabilire, per ogni singolo individuo dopo un’attenta visita medica, il rimedio di fondo ossia quel medicinale che copra la totalità del quadro morboso del paziente e il suo terreno individuale. Se ciò non fosse possibile, si prescrivono due o più rimedi di cui uno è quello di terreno individuale, mentre gli altri sono ricercati in base ai sintomi permanenti o iterativi di cui il malato si lamenta. Senza entrare nei particolari sono molto utili i preparati a base di lisato di fegato e cuore di Anas Barbariae, alcuni di essi addizionati anche ad altre sostanze tipo Echinacea ecc. In genere sono somministrati in dosi settimanali per alcuni mesi. Possono comunque essere usati anche medicinali di fitogemmoterapia (Ribes nigrum MG1DH, Rosa canina MG1DH Echinacea TM, ecc.) o di oligoterapia (Mn, Cu, Au, Ag).
Non esistono studi scientifici che mettano in correlazione cibi e catarro. Comunque dall’esperienza clinica si è visto che alcune intolleranze alimentari possono favorire l’irritazione delle mucose sia respiratorie sia intestinali e di conseguenza la produzione di catarro. I cibi più facilmente presi in considerazione sono, primi fra tutti latte e latticini, seguono patate, pomodori, melanzane e peperoni.
Purtroppo non ho ancora avuto il tempo di studiare bene le ricerche e i risultati della terapia nelle grotte del sale. L’idea mi sembra buona, ma saprò rispondere meglio quando riuscirò ad avere informazioni più approfondite.
Non si possono prescrivere terapie per le otiti in senso lato. Riesco a dare solo qualche consiglio non proprio di omeopatia: 1) pulizia accurata del naso 2) se il bambino frequenta la piscina valutare con il pediatra quanto valga la pena fargliela proseguire 3) durante l’inverno: orecchie sempre coperte. Appena il piccolo accusa dolore farlo controllare dal medico per attuare immediatamente la terapia più adatta.
Prima di parlare di disturbi del sonno in un bambino piccolo, è necessario stabilire quanto in realtà dorma perché molto spesso le sue ore di sonno sono sufficienti, ma il ritmo non è consono a quello dei genitori. In questi casi, con grande costanza bisogna attuare un programma di “educazione al sonno”. In genere i disturbi del sonno in età pediatrica hanno radici complesse, possono dipendere da fattori genetici, situazioni familiari, malattie banali del piccolo (raffreddori, ipertrofia adenoidea, coliche, ecc). Comunque, per facilitare il sonno, si può fare uso di un gemmo terapico: Tilia tomentosa MG1DH gtt in posologia da stabilire in base al peso: la terapia va protratta per 20gg e somministrata in bambini di età superiore ai 2 a 6ml.
Come ho detto l’omeopatia deve essere consigliata da medici esperti in tale disciplina altrimenti può anche non servire a nulla. Riguardo ai bambini “nervosi” le possibilità sono molte, ma vanno adattate in modo giusto ad ogni caso.