L’Asia è un continente che da sempre vanta tecniche di salute della persona per noi davvero innovative, anche se in quei Paesi sono noti da millenni e sono semplici da eseguire. Tra la beauty routine coreana alla manicure giapponese, possiamo trovare anche qualcosa di più profondo ed empatico, che arriva dall’India e prende il nome di shantala. È una tipologia di massaggio che la mamma pratica al bambino e che porta indiscussi benefici ad entrambi: vediamo come funziona il massaggio infantile e tutti i segreti del massaggio shantala.
Il massaggio shantala è una tipologia di massaggio tramandata in India da madre in figlia da secoli. Ha lo scopo di ridurre il pianto del neonato, migliorarne il sonno, rilassarlo e creare, al tempo stesso, un legame più forte con la mamma. Portato in Europa dal ginecologo francese Leboyer, ha riscosso molto successo proprio per gli indubbi benefici che apporta al bambino.
Il massaggio shantala nella versione originale indiana prevede che si esegua fin dai primissimi giorni di vita. Essendo la pelle del neonato molto delicata, si prepara un impasto a base di acqua, farina integrale finissima, olio di mandorle dolci e un pizzico di curcuma che, secondo la tradizione, protegge la cute dalle infezioni. Si usa la pallina di impasto ottenuta per massaggiare dolcemente il bambino. Se non si hanno gli ingredienti o non si vuole ricorrere a questo metodo è utile utilizzare dei panni di stoffa molto soffice che eviterà attriti, ma le mamme indiane raccomandano l’utilizzo della palla di impasto, da preparare ogni giorno. Durante la prima settimana di vita il massaggio infantile viene visto come uno strumento di depurazione e attivazione del sistema linfatico e sanguigno, oltre che igienico; passata la prima settimana diventa un vero e proprio massaggio, che può essere effettuato con le mani a partire dal primo mese di vita. Gli oli utilizzati sono cocco in estate, mandorle in inverno, calendula se il piccolo ha una pelle che si arrossa facilmente.
Il massaggio shantala va eseguito in un ambiente calmo, silenzioso, rilassante, tiepido e possibilmente chiuso. È importante che la mamma sia serena e rilassata per non trasmettere le sue ansie al piccolo. I movimenti devono essere dolci, gentili, con la giusta pressione del palmo e dei polpastrelli, non si deve voltare il bambino con movimenti bruschi, Come insegnano anche in Occidente, non c’è una tecnica precisa per eseguire lo shantala. Si accarezzano dolcemente gli arti del bimbo, la schiena, le anche, le mani e i piedi, ma anche la testa, il pancino e il viso. L’olio, tra l’altro, evita che la pelle della testa si screpoli e rafforza i capelli. La tradizione vuole che il massaggio smetta di essere giornaliero a partire dal momento in cui il bambino sarà in grado di stare seduto da solo, ma nulla vieta di continuarlo, anche a giorni alterni, fino a che se ne trae beneficio.
I benefici dello shantala sono: