Avete mai sentito parlare delle manovra di Kristeller? Se sì, saprete sicuramente che si tratta di una manovra ginecologica che consente di velocizzare i tempi del parto, in particolare quelli della fase espulsiva, ma ci si è chiesti spesso se possa essere rischiosa o provocare danni al bambino. Se invece non ne avete mai sentito parlare, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla manovra di Kristeller: cos’è e quali sono davvero i rischi e le conseguenze.
Di cosa si tratta esattamente? E’ una manovra adottata da alcune ostetriche per aiutare la partoriente a spingere fuori il bambino, in pratica viene effettuata una pressione sul fondo dell’utero per incanalare il bimbo. Probabilmente lo avrete visto in qualche telefilm, ma su questa pratica ci sono pareri discordanti.
È una manovra particolare che si rende necessaria in caso di parto operativo, ovvero in quei casi in cui la partoriente non riesce a spingere abbastanza forte e richiede l’ausilio di due o tre operatori che assistano al parto, di solito l’ostetrica e due medici. L’operatore in pratica si posiziona a fianco della donna, che sarà sdraiata in posizione supina con le gambe sui gambali, e spinge con l’avambraccio sull’utero durante la fase espulsiva, quindi nel momento in cui la paziente avrà la contrazione, per spingere il bambino in direzione del canale del parto. La manovra di Kristeller, nonostante ci siano mamme che ne parlano molto bene, soprattutto quelle che hanno avuto difficoltà durante il parto, rimane una procedura molto controversa.
Secondo le ultime linee guida dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa procedura non è raccomandata non perché sia scientificamente pericolosa, ma semplicemente perché secondo diverse esperienze documentate non migliora né il benessere materno né quello del bambino, anche se con questo aiuto è possibile accorciare i tempi del travaglio e del parto. Non esistono però evidenze scientifiche neppure relative a questo aspetto, anche se a seguito di tale procedura alcune donne hanno riportato rottura di costole, lesioni vaginali e perineali, inversione o rottura dell’utero e addirittura distacco della placenta.
Non sono rischi documentati per il bambino, però trattandosi di una manovra manuale esercitata ogni volta da mano umana diversa, è ovvio pensare che la forza impressa sull’utero non sia sempre la stessa e che un pressione eccessiva possa causare danni sia al bambino che alla mamma. Non a caso, appunto, in alcuni paesi dell’Unione Europea, la manovra di Kristeller è illegale, addirittura perseguibile penalmente. Nel nostro Paese non è vietata ma è altamente sconsigliata, quindi rimane una procedura applicabile a discrezione e buonsenso del medico.
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