Il numero delle madri single continua ad aumentare e la difficoltà morale di crescere da sole un figlio si aggiunge alla difficoltà economica di provvedere al bimbo. In Italia non esistono dei sussidi rivolti esclusivamente alle madri single, monoreddito o del tutto disoccupate, ma si possono richiedere delle agevolazioni e degli assegni. Queste cifre sono spesso insufficienti alle mamme, ma riescono a tamponare la situazioni d’emergenza, almeno per qualche tempo. Vediamo a quali fondi può accedere una mamma single in difficoltà nel 2016.
È una cifra elargita dal Comune di residenza e va richiesta entro 6 mesi dalla nascita del bambino. Quest’anno, l’importo è di 1.550 euro, e per ottenerla è necessario presentarsi presso l’ufficio Anagrafe del comune di residenza e richiedere i moduli per l’assegno di maternità, precisando che bisogna presentare:
Questo assegno non spetta a tutte le mamme. Le donne che superano un certo ISEE familiare non possono accedervi, né tanto meno è possibile erogare l’assegno di maternità alle donne che ricevono già un sussidio Inps, cioè che godono degli aiuti diretti della previdenza sociale. Le mamme che richiedono questo assegno devono dichiarare tutti i redditi, compresi gli investimenti, nonché fornire la documentazione economica di tutti gli appartenenti al suo nucleo familiare.
Le lavoratrici autonome, dipendenti o libere professioniste che, al momento della nascita del bambino, possono dimostrare di aver versato dei contributi in un periodo che va dai 18 ai 9 mesi precedenti la nascita del bambino, possono richiedere un assegno all’Inps. Questo assegno, che verrà versato direttamente dall’ente, si richiede negli uffici Inps, con una domanda in carta semplice, entro 6 mesi dalla nascita del bambino.
Le mamme single, sempre più in difficoltà anche a causa dell’alto tasso di disoccupazione femminile, hanno dei diritti, da far rivalere anche nei confronti di un padre assente, come spiega l’avvocato Marina Meucci a Donnaclick. Un piccolo aiuto all’impresa al femminile arriva da Invitalia, che mette a disposizione dei fondi per le donne che vogliono avviare un’attività.