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Malattie infettive e contagiose dei bambini: riconoscerle e curarle
Per malattie infettive, in medicina, si intende un gruppo di malattie causate da agenti infettivi, cioè batteri (germi) e virus.
Molte di queste malattie infettive sono anche contagiose, cioè, possono passare molto facilmente da un individuo all’altro, possono essere quindi trasmesse.
Tra le malattie contagiose alcune lo sono poco, quindi sono poco trasmissibili, per esempio la tubercolosi; altre invece sono molto contagiose e quindi facilmente trasmissibili per esempio il morbillo, la varicella ecc.
Nella terminologia corrente vengono considerate “malattie infettive” solo quelle molto contagiose. C’è dunque un equivoco tra i significati dell’aggettivo infettivo e contagioso.
Quali sono le malattie infettive dell’infanzia?
Fatta questa precisazione, voglio prendere in considerazione le più comuni malattie infettive dell’infanzia. Esse sono:
- il gruppo delle malattie esantematiche (morbillo, rosolia, scarlattina, Quarta , Quinta e Sesta malattia, varicella)
- la pertosse
- la parotite
- l’epatite
- la mononucleosi
- la stomatite aftosa
Quasi tutte sono di origine virale e, come tali, per esse non esiste una cura antibiotica specifica. Solo la scarlattina, la cosiddetta quarta malattia e la pertosse sono causate da batteri e per questo motivo possono e/o devono essere curate con gli antibiotici.
Periodo di incubazione malattie infettive
Ogni malattia infettiva ha un particolare periodo di incubazione, che va dal momento del contagio al momento della sua comparsa, e un decorso tipico. E molto importante conoscere sia l’uno che l’altro per poter avere gli elementi per porre, con una certa sicurezza, la diagnosi.
A questo proposito si può dire che, oggi, le vaccinazioni specifiche e le migliorate condizioni igienico-sanitarie di vita hanno notevolmente ridotto o addirittura scomparire molte malattie infettive; di altre hanno, invece, modificato il decorso tipico che, più spesso che nel passato, si presenta in forma attenuata.
Le Malattie Esantematiche
Le malattie esantematiche sono un gruppo di malattie tipiche dell’età pediatrica, contraddistinte, oltre che da vari altri sintomi, soprattutto da una caratteristica comune: l’esantema.
Il termine esantema deriva dal greco e significa fioritura, efflorescenza.
- Ogni malattia ha una sua caratteristica fioritura che dovrebbe rendere facile la sua diagnosi. Ho usato il condizionale perché, purtroppo, la differenza dei vari esantemi non è poi così netta come descritto dai libri ed il pediatra, anche quello esperto, ha talvolta qualche perplessità nel formulare una diagnosi precisa.
- Questa incertezza si manifesta soprattutto nel caso di malattie che si presentano in forma leggera. Altro motivo di perplessità è rappresentato dall’esistenza di “fioriture” che hanno origine diversa da quelle delle comuni malattie infantili.
- Esistono infatti esantemi di natura allergica, esantemi causati da altri virus che possono essere scambiati con le tipiche malattie infettive dell’infanzia.
In genere, però una valutazione attenta della situazione può consentire di porre una diagnosi precisa. Può essere utile per indirizzare la diagnosi verso le malattie infettive la valutazione dei seguenti aspetti:
- Presenza di febbre;
- Presenza di secrezioni nasali;
- Arrossamento degli occhi;
- Arrossamenti della bocca e della gola;
- Conoscenza di epidemia di malattie in quel periodo nella scuola nella casa nel quartiere.
Nei prossimi numeri prenderò in considerazione le singole malattie esantematiche (morbillo, rosolia, scarlattina, Quarta , Quinta e Sesta malattia, Varicella) e le comuni malattie dell’infanzia non esantematiche (pertosse, parotite, epatite, mononucleosi, la stomatite erpetica).
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