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Incontinenza post parto: i consigli e gli esercizi per prevenire e risolvere il problema
L‘incontinenza post parto è un fenomeno molto diffuso tra le mamme, soprattutto dopo un parto naturale. Rispetto alle donne che partoriscono con il parto cesareo, infatti, sono maggiormente le mamme che hanno avuto un parto naturale ad avere problemi di incontinenza post-parto. Tuttavia il parto in sè, anche il più tranquillo, può dare un esito di questa natura nel periodo successivo.
Da che cosa dipende l’incontinenza post parto e quanto dura?
La maggior parte dei casi di incontinenza post-parto si risolve nel primo anno. Tuttavia, circa un terzo delle donne che hanno avuto questo problema dichiarano di non averlo totalmente risolto nei 5 anni dopo il parto. Secondo gli esperti il problema è legato al fatto che spesso non si fa una buona prevenzione dell’incontinenza e una buona terapia post-parto.
Vediamo come prevenire e risolvere l’incontinenza dopo il parto
L‘incontinenza preparto e postparto sono dovute al cambiamento di tenuta e di gestione dei muscoli pelvici, che vengono iper-sollecitati durante il parto. Inoltre la vescica iperattiva e/o rilassata, nonché gli ormoni che rendono i tessuti e le articolazioni più elastiche in prossimità del parto per favorire l’espulsione del bambino, provocano incontinenza sia da sforzo sia da urgenza. Le donne di età superiore ai 35 anni e le donne in sovrappeso sono più a rischio a causa della diversa elasticità di muscoli pelvici e vescica.
Esercizi
Per prevenire le perdite di urina durante è dopo la gravidanza, la prima cosa da fare è perdere peso e tenerlo sotto controllo nei nove mesi in cui il pancione cresce.
Gli esercizi da fare sono quelli di Kegel possono aiutare a minimizzare sia l’incontinenza da sforzo sia quella da urgenza. La rieducazione del pavimento pelvico, infatti, risulta essere molto efficace sia per una corretta gestione del parto, sia per la degenza post parto con tutti i suoi possibili effetti.
Se la perdita di urina è persistente, si può pensare di installare un piccolo anello di silicone che funge da “speed bump” per l’uretra; lo si inserisce all’interno della vagina al mattino e si rimuove durante la notte, specie nelle occasioni in cui si va incontro a sforzi particolari come lo sport o ad un lavoro faticoso.
Per allenare il pavimento pelvico esistono esercizi molto semplici:
- Un primo tipo di contrazione è proprio quello che si mette in atto quando blocchiamo volontariamente la pipì. Bisogna allenarsi a farlo più volte nel corso della giornata per imparare a tenerlo sotto controllo
- Il secondo tipo consiste nel contrarre il pavimento pelvico di scatto, con un movimento intenso e brevissimo, seguito da una pausa di rilassamento. Ogni donna deve arrivare a riconoscere le due forme di movimento e ripetere gli esercizi in modo regolare e costante. Imparare a gestire la motilità di questo muscolo significa infatti riuscire a mettere in atto l’automatismo di chiusura anche sotto sforzo, riuscendo a mantenerne il controllo in qualsiasi situazione.
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