Il morbillo è una malattia infettiva che si manifesta soprattutto durante l’infanzia. E’ caratterizzata da una particolare eruzione cutanea e da febbre piuttosto alta. Si tratta di un’infezione causata dal virus del gruppo paramixovirus che si manifesta con macchie e problemi delle vie respiratorie, con febbre alta, tosse e naso o che cola. Il morbillo è molto contagioso. Basti pensare che su 10 bambini esposti al virus del morbillo, 9 sviluppano la malattia.
Il morbillo fa parte delle cosiddette malattie esantematiche che si presentano, appunto, con un “esantema” della pelle. Per i genitori non è semplice riconoscere i sintomi e i segnali che caratterizzano il morbillo, differenziandolo dalle altre malattie di questa specie. Proprio per questo, spiegheremo quali sono i sintomi di questa malattia e come essa dev’essere trattata. Una serie di immagini e fotografie delle macchie tipiche del morbillo, infatti, può aiutare a riconoscerlo meglio. Si tratta ovviamente di nozioni di carattere generale che non possono sostituire in alcun modo la consultazione medica.
Periodo di incubazione, manifestazione e durata della malattia
I bambini hanno generalmente una naturale immunità al morbillo, trasmessa dalla madre, per i primi sei-otto mesi della loro vita. Il periodo di incubazione (tempo compreso tra la prima esposizione al virus fino alla comparsa dei sintomi) è di 1-2 settimane. Una volta comparsi i sintomi, il morbillo durerà 8-10 giorni. Il morbillo è contagioso e si contrae per via inalatoria. Dopo averlo contratto e manifestato, si può divenire immuni.
I sintomi del morbillo
Il morbillo inizia con i sintomi di un raffreddore
L’eruzione ha inizio il quarto-quinto giorno seguente alla comparsa dei sintomi e può apparire come segue:
Cura per il morbillo
In presenza del morbillo, è necessario consultare il medico, per confermare la diagnosi. Il morbillo è causato da un virus: gli antibiotici pertanto, non saranno efficaci. Qualsiasi trattamento è finalizzato soltanto ad attenuare i sintomi. Tenere il bambino a letto e in una stanza buia potrebbe alleviare la sensibilità alla luce. E’ necessario somministrare al bambino molti liquidi e cibi morbidi. Lo sciroppo per la tosse può aiutare a ridurre l’affaticamento di tossire. La tosse può anche essere ridotta con l’utilizzo di un vaporizzatore. Il paracetamolo può essere somministrato per ridurre la febbre, ma sempre sotto consulto medico. Gli occhi possono essere bagnati, se necessario, utilizzando acqua bollita raffreddata e pulita con tamponi di cotone idrofilo e utilizzando un tampone alla volta. La contagiosità del morbillo rende necessario tenere il bambino in casa, avendo cura di avvisare la scuola o altri genitori della presenza di malattia.
Vaccino e complicanze del morbillo
Il morbillo è considerato una malattia grave a causa delle complicanze che può presentare. Ci sono stati casi di otite media, laringite, broncopolmonite, convulsioni ed encefalite. E’ perciò molto importante consultare il medico, qualora il bambino sviluppi mal d’orecchi, affanno e cattiva respirazione, tosse con muco giallo o sintomi ancora più gravi come febbre alta associata rigidità del collo, estrema stanchezza, instabilità, vomito e perdita di coordinamento.
Proprio a causa di queste rare ma effettive complicanze, si preferisce ricorrere, sempre più spesso, al vaccino che è costituito dal virus del morbillo vivo, sottoposto a trattamenti che lo rendono incapace di far sviluppare la malattia stessa. In genere, il vaccino contro il morbillo si somministra in forma tripla con quello della rosolia e della parotite epidemica (orecchioni).