I giochi che fanno bene all’intelligenza del bambino

di Cinzia Rampino


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Il gioco dei bambini è un ingrediente indispensabile per la loro crescita intellettuale, emotiva e sociale tanto che genericamente si può dire faccia bene all’intelligenza.

Ma quali sono i giochi che fanno bene all’intelligenza e quali aiutano a crescere?

Come ci aveva spiegato bene la Psicomotricista Dott.ssa Petronella, “nel periodo senso-motorio (dai primi mesi ai due anni) la manipolazione degli oggetti quotidiani (un mazzo di chiavi, un cucchiaio, il pettine) può facilmente sfociare in un gioco intellettivo. A seguire con l’emergere della funzione simbolica, qualunque cosa può essere trasformata fantasticamente e quindi un cuscino si potrà trasformare in una navicella spaziale, il tavolo in una capanna segreta; perfino senza niente in mano si potranno fingere azioni disparate”.

I piccoli devono toccare, manipolare attivamente gli oggetti della realtà. Con i giochi della realtà si mettono le basi per imparare a gestire le situazioni una volta adulti.

Uso di giocattoli per bambini e bambine

In linea di massima, non è necessario sovra-stimolare i bambini comprando mille giocattoli diversi. Certo, la presenza e disponibilità dei giocattoli è sicuramente una forma di invito a giocare e ne influenza fortemente la modalità.

I giocattoli molto specifici come automobili e bambole, tuttavia, sono utili allo sviluppo poiché stimolano la fantasia e il gioco di ruolo che accanto alla creatività e progettualità è uno degli elementi più importanti nella costruzione totale dell’intelligenza. I materiali generici, come pezzi di stoffa, cilindri di cartone, asticciole, però, non sono da meno dei giocattoli e stimolano fantasia e logica astratta.

Gioco attivo e gioco all’aperto

Il gioco all’aperto è sicuramente una fonte sana per il bambino. Caccia al tesoro in cortile, giochi legati all’apprendimento e gestione dello spazio-tempo, giochi creativi come la creazione di oggetti e lavoretti, è da preferire ad ogni altro tipo di gioco.

I bambini hanno bisogno di correre, saltare, cadere e rialzarsi, arrampicarsi e sicuramente la natura può favorire questo tipo di esperienza.

Il gioco in casa

L’ideale, per i piccolini, sarebbe creare uno spazio-gioco protetto fatto di materassi, zone morbide per l’atterraggio in caduta, per il gattonamento e i primi passi, spazi dove i bambini possano lasciare tracce di se attraverso il disegno ed il colore senza doversi preoccupare della mamma che li rimprovera. I più grandi avranno ugualmente bisogno di giocare in casa, di sperimentare la lettura di fiabe e libri, colorare, disegnare, giocare con il corpo, costruire e dialogare.

Prevedete pertanto in casa una stanza giochi con coperte, lego, oggetti della quotidinità, cuscini, tatami, escludendo per quanto possibile i cellulari, la play station e qualsisi gioco virtuale.

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