I nove mesi di gravidanza portano ai futuri genitori molta gioia ma anche tante domande che spesso non hanno risposta, perché l’imbarazzo nell’affrontare certi argomenti, anche con un medico di fiducia, è difficile da superare. Sull’argomento “sesso in gravidanza” i dubbi aumentano e i miti crescono e spesso la coppia rinuncia ad avere rapporti intimi durante la gestazione per via di paure infondate. E’ sempre bene parlare con il proprio ginecologo, l’unico in grado di spiegare se ci sono rischi reali per mamma e nascituro. Se il medico da il “via libera”, è bene adottare le posizioni che non comprimano il pancione, per evitare fastidi. Ma quali sono i luoghi comuni più diffusi sul sesso in gravidanza, e quanto c’è di vero? Il dottor Jacques Moritz, medico in una clinica di New York, ha cercato di fugare ogni dubbio.
Il dottor Moritz spiega che il condotto vaginale è lungo diversi centimetri ed è improbabile che il pene possa raggiungere il collo dell’utero. Inoltre, la cervice è chiusa da una sorta di tappo di muco, preposto alla protezione del nascituro, e la stessa funzione protettiva è svolta dal liquido amniotico.
Qualche piccolo crampo dopo il rapporto è normale, se la vostra gravidanza non è a rischio. Inoltre, è quasi impossibile confondere i crampi post-rapporto con quelli di un eventuale travaglio oppure con i crampi che possono provocare un aborto. I crampi dopo l’orgasmo, infatti, non sono regolari e provocano solo un leggero fastidio, non certo dolore.
E’ un vecchio mito duro a morire poichè è noto che nello sperma vi è un gruppo di acidi, le prostaglandine, che in forma sintetizzata vengono utilizzate in ospedale per provocare il parto in maniera indotta. In realtà la concentrazione nel liquido seminale è talmente ridotta da non destare alcun problema.
Un leggero spotting (ovvero una perdita di sangue) durante e dopo il rapporto è abbastanza comune e non deve preoccupare, dice il dottor Moritz, a meno che l’emorragia non sia abbondante. In questo caso è bene rivolgersi al proprio medico. Lo spotting è causato dall’accresciuta sensibilità della cervice durante la gravidanza; anche un piccolo contatto o sollecitazione può causare sanguinamento, ma senza portare a rischi reali.
Il dottor Moritz spiega che, probabilmente, il bambino sentirà che “qualcosa si muove” ma non ha certo le facoltà per capire cosa stia succedendo! Anche fare una corsa oppure andare a ballare comporta un movimento del pancione e il bambino lo avverte! Gli specialisti non hanno prove del fatto che il sesso durante la gravidanza potrà comportare danni fisici o psicologici al nascituro.
L’equipe del dottor Moritz consiglia dunque di continuare ad avere una vita normale anche durante la gravidanza, non rinunciando ad un po’ di sano sport, compresi gli esercizi specifici per le mamme in attesa, e all’intimità con il proprio compagno, che renderà la coppia più affiatata e la mamma meno ansiosa.