“Così felice che avrei voluto urlarlo al Mondo in quel preciso istante”: così Paola Turani ci racconta tramite il suo profilo Instagram quando ha scoperto di essere in dolce attesa.
La modella ha postato un video molto emozionante che ritrae lei in preda alla felicità più assoluta dopo aver letto il risultato del test di gravidanza.
Tutto ha avuto inizio mesi fa: “Era il 26 gennaio, avevo un ritardo di sei giorni e mai come in quel mese stavo aspettando l’arrivo del ciclo. Quel ritardo però non era normale.. Perché sono sempre stata così puntuale. Sono corsa in farmacia e nel pomeriggio ho deciso di fare il test. Ero a casa da sola.
L’attesa guardando lo schermo del test di gravidanza, quei minuti che sembravano infiniti e poi il risultato “INCINTA 3+” Non potevo credere ai miei occhi, sono rimasta pietrificata per qualche secondo e avrò ripetuto “non ci credo” almeno cento volte! (avremo modo di parlare del perché, così capirete meglio). Poi ho iniziato a tremare e a piangere. Ininterrottamente.
Che felicità!!
Così felice che avrei voluto urlarlo al Mondo in quel preciso istante!! Così felice che voglio rendere partecipi anche voi di questo bellissimo momento e beh, poi quando senti battere il suo cuoricino per la prima volta si ferma il tempo… grazie vita, GRAZIE PER AVERMI FATTO PROVARE QUESTA GRANDE EMOZIONE”.
Sorrisi smaglianti, un amore infinito, Nadine, Gnomo e una lunga captation colma di gioia: Paola Turani ha annunciato nel suo profilo Instagram di essere incinta. Con la pancia scoperta e ci ha voluto raccontare il lieto evento. «In questi anni durante la nostra lunga attesa abbiamo capito molte cose», ha cominciato l’influencer, rivolgendosi direttamente al marito, Riccardo Serpella.
“Abbiamo capito che io e te siamo davvero forti e possiamo superare tutto insieme. Abbiamo capito che davvero niente è impossibile. La vita, quando meno te lo aspetti, ti sorprende. E, quando succede, ti lascia senza fiato, senza parole.
Abbiamo capito anche che le cose più belle e che più desideri si fanno sempre attendere. Nel nostro caso un po’ troppo, ma forse doveva andare così”.