Gestosi in gravidanza: sintomi, cause e prevenzione

I termini gestosi ed eclampsia sono oggi abbastanza comuni e si riferiscono, generalmente, a un aumento della pressione sanguigna durante la gravidanza. Si tratta, tuttavia, di fenomeni per cui la scienza non ha ancora trovato una spiegazione valida e univoca. La causa della gestosi e dell’eclampsia, infatti, resta sconosciuta, nonostante i cento anni di ricerca dedicati a questo fenomeno. La gestosi si verifica con la seguente incidenza:

  • 5% – 7% delle gravidanze
  • più spesso nella prima gravidanza
  • è più comune in alcune aree del mondo rispetto ad altre
  • aumenta con l’aumentare dell’età gestazionale
  • è più solita nei casi di gravidanza multipla

Tra le possibili ipotesi, quello che appare certo è che essa sia legata a un disturbo metabolico o alimentare. La complicanza più grave della gestosi è, appunto, l’eclampsia che, manifestandosi come una forma di avvelenamento e iponutrizione fetale può comportare l’aborto spontaneo e altre forme di sofferenze fetali.

Il problema principale è che, all’inizio di una gravidanza, molte donne possono non accorgersi di nulla. Il periodo di gestazione, infatti, è talmente complicato che spesso ci si sente energiche e ipertese senza un preciso motivo. Finchè, in una delle prove di routine, la pressione sanguigna, improvvisamente, sembra impazzire.

Preeclampsia e gestosi: le anomalie comuni
Alla base della gestosi e dell’eclampsia si riscontra una anormale funzione metabolica, tra cui

  • bilancio negativo dell’azoto
  • maggiore irritabilità del sistema nervoso centrale
  • compromissione della funzione renale
  • aumento della concentrazione dei globuli bianchi e globuli rossi
  • alterazioni del bilancio idro-elettrolitico

Tutti questi fattori possono essere riscontrati in un quadro diagnostico di preeclampsia e vanno tenuti sotto controllo con un regime di vita sano, una dieta ricca di proteine e povera di calorie, una giusta alternanza di riposo ed esercizio fisico. Una diagnosi precoce della preeclampsia è possibile solo con una accurata e approfondita analisi prenatale. Fondamentale pare essere il controllo della pressione del sangue, della quantità di proteine nelle urine e una valutazione medica di edema. Per le donne che già soffrono di ipertensione, di diabete o di malattie renali, ciò è ancora più importante.


Sintomatologia
Il termine preeclampsia significa “prima dei crampi” e si riferisce al caso estremamente raro, ma pericoloso per la vita del bambino, di convulsioni e perdita di coscienza improvvisa della madre. Se si verifica durante l’ultimo trimestre di gravidanza, la gestosi è caratterizzata oltre che da ipertensione, anche da ritenzione di liquidi e proteinuria (eliminazione di proteine nelle urine). Accanto a questi sintomi, molto importante è la comparsa in più parti del corpo della gestante di edema. La misurazione di tutti questi indicatori è di vitale importanza.

I motivi di rischio per il feto
La contrazione generale del sistema vascolare sanguigno può provocare la carenza di afflusso di sangue alla placenta con conseguente carenza di ossigeno. Ciò provoca a sua volta danni funzionali agli organi e ai tessuti. La ritenzione di sali di sodio e di acqua porta, invece, ad edema.

Trattamento
Cruciale per il successo del trattamento medico di preeclampsia è la cura della gestante con

  1. Riposo a letto
  2. Cessazione dell’attività lavorativa
  3. Dieta
  4. Farmaci contro l’ipertensione sotto prescrizione medica

Il medico potrà anche prescrivere dei calmanti per tranquillizzare la paziente che potrà essere particolarmente nervosa, allo scopo di prevenire le convulsioni eclamptiche. Si è visto, inoltre, che ci sono dei comportamenti da evitare. Tra di essi particolarmente controproducente è quello d’ingerire prodotti drenanti come diuretico a base di erbe che può provocare disidratazione.