Fumare in gravidanza, 5 ottime ragioni per smettere

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Sembra paradossale, eppure ci sono donne che proprio non riescono a fare a meno di fumare in gravidanza. Secondo i dati di una ricerca effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità, infatti, in Italia il 30% delle donne non si astiene dal vizio della sigaretta neppure in dolce attesa, nonostante il medico non faccia che spiegarci che fumare in questa fase molto delicata può essere rischioso per la salute del feto e che possono esserci dei danni che possono manifestarsi soltanto dopo il parto. Ecco le nostre cinque buone ragioni per smettere di fumare durante la gravidanza.

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Scarsa ossigenazione

La combustione della sigaretta provoca una riduzione dell’ossigeno nel sangue e nei tessuti: questo significa compromettere il corretto apporto di ossigeno al feto, cosa che in futuro potrebbe avere delle conseguenze sulla salute del bambino.

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Rischio di aborto

Il fumo in gravidanza, è noto, incrementa il rischio di incorrere in un aborto spontaneo. Conti alla mano, le donne che continuano a fumare all’inizio della gestazione corrono il doppio del rischio rispetto ad una non fumatrice, per cui è fondamentale scongiurare il rischio di un aborto durante il primo trimestre, periodo in cui dovreste assolutamente smettere di fumare o concedervi non più di due sigarette al giorno. Ma superato il periodo critico c’è comunque il rischio che il bambino possa nascere prematuramente.

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Sindrome della morte in culla

È un fenomeno misterioso su cui la ricerca scientifica non è ancora stata in grado di fare il punto della situazione. La SIDS, nota anche come sindrome della morte improvvisa infantile, è un fenomeno inspiegabilmente improvviso che colpisce i neonati apparentemente sani e, anche in fase di esami post-mortem, rimane totalmente privo di ragioni. Secondo una ricerca svedese, i bambini le cui mamme hanno fumato durante la gravidanza sono esposti maggiormente al rischio della sindrome della morte in culla, soprattutto durante il primo anno di vita.

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Disturbi polmonari

Smettere di fumare in gravidanza riduce il rischio di disturbi polmonari per il bambino, patologie che di solito tendono a manifestarsi dopo la nascita. In generale, in correlazione al fumo si parla molto spesso di infezioni neonatali con una certa suscettibilità a infezioni respiratorie e allergie già durante i primissimi anni di vita.

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Sviluppo del feto

Potrà sembrare strano ma il fumo tende a provocare il sottosviluppo del feto, con una conseguente perdita di peso tra i 200 e i 500 grammi in relazione al numero di sigarette. Mediamente a sviluppo completato il bambino sarà sempre mediamente un centimetro in meno rispetto alla media.

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