Filastrocche di Carnevale per bambini: le più famose
Si avvicina una delle feste più attese da grandi e piccini, e si tratta della famosa festa di Carnevale 2011. Siete pronti per far trascorrere dei giorni divertentissimi ai vostri bambini ed alle vostre bimbe?
Oggi abbiamo deciso di cercare per voi alcune delle più famose filastrocche per bambini per Carnevale, per far sperimentare ai vostri piccoli la gioia di conoscere le storie e le canzoncine che parlano delle più famose maschere di Carnevale, come il celebre Arlecchino, Pulcinella, Colombina ed il resto della banda!
Brighella Son Brighella, attaccabrighe. Ho la casacca con le righe, righe verdi ed alamari, sempre le tasche senza denari. Mangio molto, non spendo mai: niente soldi e niente guai!
Colombina Vestito bianco ho di bucato, verde il grembiule come un prato. Dalla cuffietta di tutti i colori i riccioli scappano fuori.
La Canzonetta Pulcinella aveva un gallo; tutto il giorno vi andava a cavallo, con la briglia e con la sella. Viva il galletto di Pulcinella ! Pulcinella aveva un gatto; tutto il giorno saltava da matto, suonando una campanella. Viva il gattino di Pulcinella!
Carnevale! Che fracasso! Che sconquasso! Che schiamazzo, mondo pazzo! E’ arrivato Carnevale buffo e pazzo, con le belle mascherine, che con fischi, frizzi e lazzi, con schiamazzi, con sollazzi, con svolazzi di sottane e di vecchie palandrane, fanno tutti divertir. Viva, viva Carnevale, che fischiando, saltellando, tintinnando, viene innanzi e non fa male; con i sacchi pieni zeppi di coriandoli e confetti , di burlette e di sberleffi, di dispetti,di vestiti a fogge strane, di lucenti durlindane, di suonate, di ballate, di graziose cavatine, di trovate birichine .
Girotondo delle mascherine Girotondo, girotondo, noi giriamo tutto il mondo. C’è Gianduia e Meneghino, Pulcinella e Arlecchino. C’è Brighella e Pantalone, Meo Patacca e Balanzone, Beppe Nappa siciliano, Stenterello che è toscano… Girotondo, girotondo, noi viaggiam per tutto il mondo, e con noi portiam la gioia che è nemica della noia
Viva i coriandoli di Carnevale Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell’allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perché i feriti guariscono con una caramella. Guida l’assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale.
Finalmente e’ Carnevale Ogni scherzo adesso vale, sono giorni d’allegria tutto è gioia e simpatia. C’è letizia dentro i cuori tutti i bimbi vanno fuori, delle maschere è la festa Arlecchino sempre in testa. Più degli altri poverello ma il vestito suo è il più bello, di colori e luce pieno sembra sia l’arcobaleno. E’ da sempre squattrinato ma in amore fortunato, ama quella mascherina che si chiama Colombina. E felice lui saltella abbracciato alla sua stella, è l’amico dei bambini al suo cuor sempre vicini.
Ecco le maschere Buongiorno Signori, io sono ARLECCHINO, son lazzarone e a volte sciocchino; allegro, svogliato, un poco monello, vi faccio un inchino, mi tolgo il cappello. Se c’è musica di tarantella pronto a ballare c’è già PULCINELLA. Io vengo da Napoli dove perfetti servono al dente gustosi spaghetti. Ho il naso paonazzo, il cappello a tricorno, sono GIANDUIA, il perdigiorno. Giacca marrone, il panciotto giallo, porto i colori di un bel pappagallo. Son di Bologna, io son BALANZONE, grosso e imponente, gran dottorone. Io che mi credo dotto e sapiente chiacchiero molto e non faccio mai niente. Son siciliano, io son BEPPE NAPPA che le risate ogni volta vi strappa. Con i saltelli, con balli e con lazzi faccio felici ragazze e ragazzi.