Elettrocardiogramma in gravidanza, quando e perchè si fa

di Danila


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La gravidanza ci impone un fitto calendario di controlli ed esami, alcuni dei quali sono facoltativi, altri invece obbligatori. Tra questi c’è anche l’elettrocardiogramma, un esame strumentale cardiologico non invasivo che consente di monitorare l’attività elettrica del cuore. E’ semplice ed efficace: la paziente dovrà semplicemente distendersi sul lettino e rilassarsi mentre il medico applicherà su varie zone del corpo degli elettrodi attraverso i quali verranno rilevate le correnti elettriche generate dal cuore. Insomma, un esame molto comune che però durante la gestazione diventa ancora più importante, dunque cerchiamo di capire in che periodo si fa l’elettrocardiogramma in gravidanza e perché.

ECG in gravidanza

L’elettrocardiogramma durante la gravidanza viene prescritto dal medico intorno alle 37esima settimana se il parto è previsto più o meno al termine della 40esima settimana, ma se state programmando un parto cesareo è possibile sottoporsi a quest’esame anche prima. Sarà il vostro ginecologo a suggerirvi o meno eventuali altri controlli e accertamenti.

Questo esame è sempre consigliato durante la gravidanza, a maggior ragione se la futura mamma ha più di 35 anni, se la paziente non ha effettuato un elettrocardiogramma negli ultimi tre anni e a fronte di un trascorso da fumatrice. Il test è veramente veloce, non è invasivo, si può fare in qualunque ospedale ed è convenzionato con il sistema sanitario nazionale, quindi è esente ticket.

A cosa serve l’elettrocardiogramma in gravidanza

L’elettrocardiagramma in gravidanza è indubbiamente un esame utile perché è in grado di far luce su eventuali anomalie e patologie a carico del cuore e dell’apparato cardiaco, problematiche che possono essere passeggere e legate a un periodo specifico come quello della gravidanza. In generale serve per monitorare lo stato di salute del nostro cuore e, considerato che non sempre il parto cesareo è programmabile ma in qualche caso si rende necessario soltanto dopo le doglie quando è già iniziato il travaglio, è bene fare l’ecg prima del parto nel caso in cui si renda necessario praticare un’anestesia.

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