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Corsi di cucina per bambini: perchè sono così importanti e divertenti
La manipolazione del cibo, il suo aroma ed il colore stimolano i nostri sensi provocando, in modo naturale, uno stato di benessere capace di riequilibrare corpo e mente.
La cucina può trasformarsi in un’oasi di emozioni positive, dove il tempo cambia il suo ritmo e cominciamo a star bene: un luogo di relax, di aggregazione, dove poter consolidare amicizie e legami familiari, ponendosi come obiettivo il tema dell’educazione alimentare.
Attraverso la preparazione di un piatto trasmettiamo sentimenti ed emozioni. Il cibo unisce le persone rafforzando i loro legami e porta con sé ricordi: c’è sempre un po’ di noi e della nostra storia in quello che prepariamo.
I corsi di cucina per bambini tendono a stimolare, prima di tutto, la loro creatività e manualità.
Molte sono le offerte reperibili all’interno dei nostri comuni, dai corsi che prevedono l’affiancamento di uno chef professionista nel seguire i nostri bimbi in cucina a quelle che permettono al genitore di condividere con loro questa splendida esperienza.
I bambini di oggi sono abituati a vedere moltissima pubblicità di merendine colorate e dal bellissimo aspetto e difficilmente immaginano il processo creativo e produttivo che sta alla base della loro presentazione.
Molti sono i bimbi che, oggigiorno, credono che le mele siano “palle colorate” semplicemente confezionate in vaschette di polistirolo coperte da cellophane, reperibili in un qualsiasi supermercato, ignorando la loro provenienza in natura, non immaginandole dunque come frutti di un albero. Il gusto, così perfetto come la natura ce l’ha concesso, è forse ciò che fra i nostri sensi procura il maggior godimento.
Pertanto, volendo preparare in casa la merenda con i nostri bimbi, dovremmo puntare molto sull’aspetto, di modo da accattivare il loro appetito, divenendo così abili decoratori! Inoltre i bambini amano i formati monoporzione; più piccole saranno le nostre creazioni e più ne saranno attratti.
Un tempo le merende dell’infanzia erano semplici e appetitose. Chi non ricorda con nostalgia il classico pane olio e sale, pane con marmellata o ricotta con zucchero e cacao, per non parlare del classico per eccellenza: pane burro e zucchero!
Per soddisfare la fantasia dei nostri piccoli chef, ricette colorate, semplici e gustose, appagheranno la loro inventiva sia per la fase della preparazione che per quella dell’assaggio.
Stimolante, inoltre, potrebbe essere lasciare loro allestire la tavola, magari con tanto di centro tavola o colorati menù scritti di loro pugno, descrivendo così la “carta” da loro offerta.
Lo scopo è quello di cercare di trasmettere loro un modo di comunicare con se stessi e con gli altri.
Non sono necessarie doti particolari: l’ispirazione è la prima regola, ma per poter creare avremo bisogno di un po’ di pazienza, creatività e fiducia in noi stessi.
Cucinare può far emergere il lato creativo dei nostri bambini, ma anche esprimere se stessi trasformando questo semplice atto, che spesso noi adulti facciamo meccanicamente, in un momento di scambio e condivisione piacevole e rilassante.
Non importa se usiamo una ricetta o la nostra immaginazione, se creiamo piatti semplici o elaborati, in ogni caso cucinare è terapeutico: ci cambia davvero anche quando non ce ne accorgiamo.
Non esiste una vera e propria ricetta per la felicità, per stare sempre bene. Inevitabilmente la vita ci pone di fronte a situazioni difficili, decisioni da prendere, preoccupazioni, frustrazioni. I problemi della vita, i ritmi frenetici della società contemporanea, le difficoltà nelle relazioni interpersonali ci rendono vulnerabili. E così siamo sempre alla ricerca di uno spazio dove poter sfogare tutto questo, un modo per poterci liberare completamente: la cucina può rappresentrea questo spazio speciale!
ùIn essa possiamo riuscire ad esprimere non solo quelle che sono le “arti culinarie” ma anche noi stessi. Trascorrere qualche momento delle nostre giornate cucinando, in compagnia dei nostri figli, diventerà un’ottimo anti-stress, una terapia per la mente e per l’anima.
Diviene così incredibilmente rilassante tagliare, affettare, tritare, mescolare e impastare. Non importa quanto perfetto sia il piatto terminato. Sicuramente meno importante dei benefici intrinseci alla semplice azione del cucinare, che ci guiderà nel ritrovare noi stessi ed entrare in contatto con le nostre emozioni. Lasciamoci dunque trasportare da questi gesti ritmici, dai profumi inebrianti delle spezie, dall’odore dei cibi che cuociono. Il piatto ultimato lascerà in noi e nei nostri bimbi una allegra sensazione di realizzazione e soddisfazione.
Allora, genitori e figli… buona preparazione!
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