Concepire dopo un aborto spontaneo è un’operazione non certamente facile per chi ne ignora rischi e precauzioni. Tuttavia si tratta di una decisione resa complicata più da difficoltà psicologiche che fisiche. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Nonostante le linee guida dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità parlino di un periodo non inferiore ai 6 mesi, la quasi totalità dei ginecologi sostengono che, in assenza di evidenti traumi fisici, è possibile tentare un nuovo concepimento immediatamente dopo le prime mestruazioni. La scelta di tentare un nuovo concepimento in tempi strettissimi è condivisa anche dagli psicologi poiché, la donna, sarebbe incentivata a rimuovere la situazione tragica trascorsa. Un nuovo rapido tentativo è inoltre consigliabile alle donne sopra il 35° anno di età per le quali, ogni mese che passa, la capacità riproduttiva cala drasticamente.
Le possibilità di concepire dopo un aborto sono esattamente identiche a quelle precedenti ed è bene ricordare che, secondo le statistiche mondiali, solo il 5% delle donne ha subito due aborti spontanei consecutivi.
Tuttavia, in caso di aborto, è sempre bene cercare un supporto psicologico al fine di ottenere un sostegno che possa seguire la donna a superare questo difficile momento.
Molte donne temono che dopo un aborto possano essercene altri, ma questo potrà confermarlo solo un medico, qualora riscontro un’anomalia o un’infezione in corso. Nel caso di un secondo aborto si dovrà necessariamente approfondire la situazione clinica per individuarne la causa.