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Come far mangiare i bambini: ecco 10 consigli del pediatra
L’alimentazione è educazione. Dare regole ai bambini su come e quando si mangia, dove si mangia e sugli orari/intervalli dei pasti, sulle merende leggere, saper dire di no al troppo o stabilire il luogo in cui si mangia sono tutti elementi importanti per stabilire una routine alimentare corretta.
Detto ciò, vediamo come far mangiare il bambino con qualche semplice consiglio.
- Mai forzare il bambino a mangiare se non gradisce un alimento (riprovare più volte, anche 10 volte, a distanza di tempo)
- Non focalizzare l’attenzione su quanto mangia il bambino ma su cosa (la qualità del cibo) e sul “come” mangia
- I genitori servono come esempio di come si mangia (seduti a tavola senza TV e giochi). L’esempio si fornisce anche mangiando tutti i tipi di cibo
- Se il bambino ha fame mangia, se non mangia non ha fame
- I bambini mangiano in modo adeguato ai loro bisogni e non hanno idee preconcette sul cibo
- Il cibo è solo nutrimento e non affetto, amore. Se il bambino non mangia non vuol dire che rifiuta affetto o che non vi voglia bene
- L’inappetenza deriva da un mancato equilibrio tra quanto un bambino mangia e quanto in famiglia si pensa debba mangiare. Si risolve riducendo le aspettative della famiglia e non facendo mangiare di più il bambino
- Non è colpa della mamma (o di altri) se il bambino mangia poco
- Nelle “lotte” (inutili) per mangiare, tutti stanno male. Chi soffre di più è il bambino
- Le “Buone Maniere” a tavola si insegnano da subito.
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Infine è importante anche proporre al bambino 5 pasti al dì: a metà mattinata basta frutta (e non succo di frutta) o uno yogurt (yogurt naturale e non prodotti con yogurt e conservanti e coloranti); le merende debbono essere leggere per evitare che non abbia fame a pranzo o a cena.
Il bambino mangia con il biberon fino a 1 anno e massimo fino a 2 anni mentre, mangia con le mani dallo svezzamento fino ai 2 anni (eccetto che per gli alimenti che si mangiano normalmente con le mani) e usa le posate dal 8° mese di vita in poi.
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