Dato il crescente interesse verso la pedagogia e l’educazione, conseguì una seconda laurea in filosofia.
Nel 1907 fondò, a Roma, la prima Casa del Bambino. Il suo Metodo della pedagogia scientifica venne tradotto in tutto il mondo e accolto con entusiasmo. Viaggiò molto per la diffusione del metodo, continuando sempre la sua attività di ricerca e il suo impegno nella difesa dei bambini.
Il metodo Montessori
Il metodo educativo montessori si basa sulla massima fiducia nell’interesse spontaneo del bambino ad agire e apprendere. In questo rivestono una fondamentale importanza:
Montessori affermava di aver scelto i materiali realizzando tecnicamente ciò che i bambini mostravano di preferire. La scelta, volutamente, non è molto ampia e uno dei criteri fondamentali è quello di isolare una qualità unica del materiale (ad esempio, stessa forma e colore degli oggetti, ma dimensioni diverse, oppure stessa forma e dimensioni, ma differenti colori). Il materiale deve essere attraente per il bambino e avere in sé, possibilmente, il “controllo dell’errore”, ovvero alla fine dell’attività il bambino dovrebbe poter verificare che tutto sia stato svolto correttamente (ad esempio i giochi in cui le forme si incastrano negli spazi).
Le scuole
L’Opera Nazionale Montessori gestisce scuole di vari ordini:
asilo nido, che accoglie bambini dai 3 mesi ai 3 anni
Una lista delle scuole montessoriane in Italia è disponibile nel sito (www.operanazionalemontessori.it) dell’Opera Montessori.
Anche all’estero esistono numerose scuole che adottano il metodo montessoriano: negli Stati Uniti sono più di 3000, di cui 300 pubbliche.
Le critiche al metodo Montessoriano
Le critiche mosse nel tempo al metodo montessori riguardano principalmente l’uso troppo rigido dei materiali e la loro artificiosità, un’eccessiva spinta all’ordine e al silenzio, l’isolamento del bambino dal contesto sociale.
La validità del metodo
Uno studio de 2006, sulla rivista “Science” e realizzato dalle ricercatrici dell’università della Virginia, ha confrontato bambini di 5 e 12 anni che frequentavano la scuola montessoriana e bambini con altro tipo di formazione. A tutti sono stati somministrati test adatti per valutare sia le capacità teorico cognitive sia quelle sociali e comportamentali.
Benché in alcuni dei parametri valutati, come l’ortografia e la grammatica, non ci fossero differenze siginificative, gli studenti delle scuole montessoriane hanno ottenuto riultati migliori nelle prove logico-matematiche, nella lettura, nella elaborazione di testi. Hanno mostrato, inoltre, una maggiore positività nel reagire alle situazioni e un maggior senso comunitario, di correttezza e di giustizia.