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Bambini e tecnologia, tutti i pro e contro
La tecnologia sembra ormai aver coinvolto non solo il mondo degli adulti, ma anche quello dei bambini, diventando una forma di comunicazione e di interazione rapida e a diffusione capillare. Alcuni genitori iniziano a preoccuparsi di una possibile dipendenza tecnologica che fa trascorrere i più giovani, denominati bambini digitali, davanti a computer, smartphone e tablet.
Un decennio fa con il sociologo Mark Prensky parlava di nativi digitali, ovvero la prima generazione di bambini cresciuta con console, videogame e computer, mentre oggi assistiamo ad un’evoluzione di questo concetto nella terza generazione digitale, comparsa all’incirca con l’arrivo di iPad e tablet e in continua evoluzione, che si detreggiano sempre più tra wi-fi, app e touchscreen.
La conformazione e le caratteristiche di questi strumenti tecnologici hanno permesso di attirare sempre più l’attenzione dei bambini portandoli intuitivamente all’esplorazione e alla pratica in modo molto spontaeo e divertente, a partire già dai 18 mesi. Secondo una ricerca condotta da AVG pare che oltre il 50% dei bambini tra i 2 e i 5 anni sappia utilizzare un gioco a livello base su un tablet, mentre solo l’11% di loro è capace di allacciarsi le scarpe.
È il caso di farsi qualche domanda su questo nuovo scenario? Quali sono gli aspetti positivi e negativi di questa progressiva tecnologizzazione dei bambini? Secondo una ricerca condotta dal professore Giuseppe Riva, docente di psicologia dei nuovi media presso l’Università Cattolica di Milano, esistono pro e contro nel rapporto bambini e tecnologia che riguardano diversi aspetti sociali, psicologi e fisici che meritano una riflessione.
Aspetti positivi della teconologia sui bambini
Iniziare fin da giovanissimi ad utilizzare dispositivi tecnologici può permette di sviluppare capacità cognitive fuori dal comune che renderanno brillanti le menti di coloro che nei primi anni di vita interagiscono in modo continuativo con la tecnologia. Essere multitasking aiuta i bambini ad integrare maggiormente le informazioni che vengono gestite contemporaneamente dal cervello rendendo i soggetti più produttivi e veloci nella capacità nell’elaborazione delle informazioni ricevute, riducendo però in parte la capacità di concentrazione. Oggi esistono tablet dedicati ai bambini e per questo pensati per contenere app con scopi educativi dedicati alle diverse fasce d’età. Con i dispositivi tecnologici i più piccoli possono imparare le lingue straniere, fare esercizi di logica e dare libero sfogo alla fantasia e alla creatività.
Aspetti negativi della tecnologia sui bambini
Sociologi e psicologi interessati a questo fenomeno sociale, pur evidenziando i rischi della diffusione della tecnologia tra i più piccoli, precisano che i vantaggi dell’utilizzo di dispositivi digitali per i bambini in modo attento e sorvegliato, sono maggiori rispetto ai rischi. Tuttavia, i pericoli legati ad un uso precoce ed eccessivo di tablet, smartphone e mondo tecnologico tout court, sono in agguato e possono coinvolgere ambiti differenti. I principali sono tre:
1. Isolamento psicologico dei bambini che si creano un mondo parallelo dove vivere, spesso popolato da eroi e personaggi virtuali di giochi ed app che “frequentano” più dei loro coetanei.
2. Affaticamento della vista dei bambini causato da un uso prolungato degli strumenti tecnologici.
3. Costi legati all’acquisto di alcune app e dei sistemi interni alle app per proseguire o potenziare i giochi.
Come evitare la dipendenza tecnologica
Come per tutte le cose, l’esagerazione può essere un nemico. Questo discorso vale anche per la tecnologia ovviamente e, in particolar modo, se riguarda la dipendenza teconologica dei bambini. Innanzitutto è importante tenere i piccoli sempre sorvegliati e monitorare il tempo passato davanti ai dispositivi tecnologici per non far sviluppare loro una malattia da tecnologia: tablet e smartphone non sono il surrogato di una baby sitter o un modo per tenere calmi i bambini. In secondo luogo, potete coinvolgere i vostri figli in altre attività alternando momenti virtuali ad altri reali: riscoprite il bellissimo mondo dei giochi manuali con costruzioni e puzzle o leggete loro un libro stimolando l’interazione tra genitori-figli e tra i bambini e i loro coetanei.
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