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Bambini e sport, 5 buoni motivi per iscrivere tuo figlio a rugby

I dati diffusi ciclicamente dal ministero della Salute sono sempre meno incoraggianti e mostrano come i bambini italiani siano sempre più colpiti da forme di obesità infantile. Superare il peso forma in età precoce può portare a sviluppare tutta una serie di patologie a carico dello scheletro, dei muscoli e dell’organismo, difficili poi da combattere. Per questo motivo i nutrizionisti e i pediatri raccomandano alle famiglie di impartire ai figli una corretta educazione alimentare, a base di frutta, verdura, latticini e carboidrati nelle giuste dosi.

Quello che aggrava il problema, però, non è solo l’alimentazione scorretta, ma anche la vita troppo sedentaria dei più piccoli, troppo spesso chiusi tra quattro mura tra compiti, scuola, videogiochi, tv e tablet.

Praticare un’attività divertente, anche con il resto della famiglia, e in grado di rafforzare non solo il fisico, ma anche la mente, e di insegnare ai bambini i valori importanti come il lavoro di squadra, la solidarietà, la serietà nel rispettare un impegno e il tempo altrui è sicuramente la scelta giusta. Uno degli sport più apprezzati dai bambini è il rugby, nonostante alle mamme appaia troppo “violento”: vi spieghiamo perché ci sono almeno 5 motivi per iscrivere tuo figlio a rugby!

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Motivi per iscrivere tuo figlio a rugby: eccone 5 molto buoni!

1- Nessuno resta fuori

La regola federale prevede che si giochi in 13 e che in panchina non debbano restare mai più di 6 giocatori; essendo così tanti i giocatori previsti, nessuno resta escluso dal gioco e alle partite nessuno fa da spettatore mentre i compagni si divertono. È uno sport che coinvolge tutti e responsabilizza tutti, decisamente tra i buoni motivi per iscrivere tuo figlio a rugby!

2- Rispetto per l’autorità

Nel rugby, al contrario del calcio, solo il capitano può parlare con l’arbitro e le contestazioni vengono punite con penalizzazioni che toccano al tutto il team. Chi si lascia andare ad offese e insulti sa che vanificherà il lavoro di tutti i suoi compagni.

3- La coordinazione e lo sviluppo

Fino ai 12 anni non sono previsti i tipici allenamenti che ci si aspetta nel rugby, dunque non ci saranno le famose mischie o i placcaggi, ma verranno insegnati i rudimenti che permetteranno un armonico sviluppo muscolare come correre, saltare, rotolare, il tutto in squadre miste di maschi e femmine, nel pieno rispetto reciproco.

4- Aiuta i bambini più solitari

Essendo uno sport così dinamico, in cui il gruppo deve muoversi in armonia, anche i bambini più chiusi e solitari si apriranno a nuove amicizie, prendendo maggior fiducia in sé stessi, negli adulti di riferimento come l’allenatore e nei coetanei che giocano con lui.

5- Il rispetto per l’avversario

Nel rugby vige la regola del cosiddetto “terzo tempo”, ovvero si fa festa insieme al termine della partita. Nel rugby per bambini, i genitori sono invitati a portare bibite e cibarie varie per un rinfresco post partita da consumare tutti insieme, in allegria, sia adulti che bambini, avversari leali sul campo e mai nemici.