La fine della ferie e il rientro in ufficio per molte famiglie implica la necessità di trovare qualcuno che si occupi dei bambini ne breve periodo in cui le scuole e i nidi sono ancora chiusi. Scegliere un babysitter, specialmente per chi non si è mai rivolto ad un estraneo per la cura dei figli, spesso si rivela una questione tortuosa. Dubbi, incertezze e ansia rendono spesso la ricerca più complicata del previsto. Vediamo quindi in che modo procedere.
Innanzitutto fatevi un’idea chiara dei vostri turni di lavoro, delle necessità e del budget che avete a disposizione. Ricordate di prendere con le pinze i consigli delle amiche che spesso raccomandano persone apparentemente di fiducia ma che potrebbero anche deludere le vostre aspettative.
Ricordate di chiedere qualche referenza, tentando di capire se ci siano dei motivi ben precisi che per cui le collaborazioni precedenti sono state poi interrotte: una babysitter deve essere affidabile e seria, ma anche affettuosa e divertente con i vostri bambini, ma non vi aspettate di trovarvi in casa una Mary Poppins in carne ed ossa.
Potete rivolgervi a qualche agenzia, o magari affidarvi al passaparola di amici e parenti, oppure consigliandovi con suore e parroci, che sono molto spesso in contatto con persone affidabili, con comprovata esperienza, e in cerca di un impiego.
Non fate scelte frettolose ed esaminate un certo numero di candidate, incontrandole personalmente, verificando le referenze e prendendovi qualche ora per vedere in che modo interagisce con i vostri bambini. Un requisito importante è la flessibilità, specialmente se avete un lavoro che potrebbe trattenervi in ufficio più del dovuto.
Le mamme possono anche fare affidamento sul loro istinto materno, per capire se effettivamente una candidata ha realmente il desiderio di svolgere questo lavoro, o lo fa semplicemente per un tornaconto economico. Ricordate inoltre che nessuna babysitter potrà avere le stesse attenzioni di una mamma, l’importante, quindi, è che sappia prendersi cura dei bambini e interagire con loro. In alternativa, se possibile, non c’è niente di meglio di una nonna amorevole.