Sono dati allarmanti quelli del dodicesimo Rapporto sullo stato delle madri nel mondo, che Save the Children ha condotto anche quest’anno, concentrandosi in particolar modo su questo fenomeno, che sembra molto diffuso soprattutto nel nostro paese. In Italia, ogni anno, oltre 10.000 adolescenti danno alla luce un bambino.
Hanno mediamente 16 e 17 anni, le giovani mamme italiane, la cui maggior parte, per ovvi problemi pratici, lascia gli studi. Per quanto riguarda i giovani papà , loro hanno un’età che oscilla tra i 18 e 28 anni, ma sono molto ricorrenti anche quei casi in cui entrambi i genitori sono minorenni. Solo il 47% di questi baby papà riconosce il piccolo, e appena il 18% in seguito alla gravidanza decide di sposarsi. Come potrete immaginare, il numero delle mamme bambine è maggior nel Sud Italia, al nord quelle che rimangono incinte in età adolescenziale sono soprattutto ragazzine straniere.
Secondo gli psicologi, escludendo le teenager che spesso si ritrovano gravide a causa di una scarsa educazione sessuale, la maggior parte di queste mamme bambine segue l’esempio di una madre giovane o cerca un modo per riempire un vuoto. Tutti motivi che affiancati a ignoranza, solitudine e mancanza di obiettivi per il futuro, hanno comportato, negli ultimi anni, un costante incremento delle gravidanze tra i minorenni. Un fatto preoccupante, secondo i sociologi, poichè a causa della nascita del bimbo, molte giovani mamme sono costrette ad interrompere il loro percorso scolastico, per inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, e a vivere uno stato di enorme difficoltà aggravato dall’essere madre in un periodo di forti cambiamenti, che per la maggior parte degli adolescenti si rivela problematico.
I risvolti culturali di questo fenomeno sono ancora più allarmanti, perché andrebbero a incrementare quel gap sociale e culturale che spacca il nostro paese in due. Ancora una volta è il Meridione a pagare lo scotto di un’arretratezza economica e sociale, che comporta tutta una serie di effetti collaterali, tra cui sicuramente può inserirsi anche il fenomeno delle baby mamme nel Sud Italia.