Asilo nido, 5 consigli che aiuteranno a fargli amare la scuola anche da grandi

di Claudia Scorza


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Si dice che chi ben comincia sia a metà dell’opera e questo sembra valere anche per l’approccio alla scuola. A quanto pare, secondo alcuni studiosi di psicologia dell’età evolutiva,  dal primo contatto, positivo o negativo che sia, con l’asilo nido dipenderà il futuro rapporto tra il bambino e la scuola materna, le elementari, le medie e così via. Ma come riuscire a far instaurare un buon legame con l’asilo? Noi abbiamo qualche consiglio per non farci trovare impreparati al momento del distacco da asilo ed essere un aiuto per i bambini che si vedono catapultati in un mondo nuovo e sconosciuto: socializzare con i coetanei, condividere spazi e situazioni, apprendere e trovare un nuovo punto di riferimento oltre alla mamma, sono tutti momenti estremamente difficili e faticosi per i piccoli.
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1. Riducete al minimo l’ansia

Per quanto vi sia possibile, cercate di non trasmettere ansia ai bambini che già si portano il loro carico di emozioni e preoccupazioni venendo a contatto con un ambiente nuovo e per nulla familiare. Dal momento che l’ansia sembra parte di ogni genitore durante il distacco dal bambino, cercate di adottare delle strategie per gestire la situazione visto che le nostre sensazioni passano ai bambini non solo attraverso le parole e i comportamenti. Si può limitare l’agitazione provando un inserimento all’asilo con il papà, che si alternerà alla mamma nei vari giorni della settimana. Sembra, infatti, che per i papà sia più semplice lasciare i piccoli in un contesto come quello dell’asilo e che anche per i figli salutare il papà non porti con sé un carico emotivo così grande come invece avviene con la mamma. Sì, perché spesso la mamma, pur sapendo quanto la scuola sia positiva e fortificante per lo sviluppo del proprio bambino, vive il senso di colpa di lasciare il figlio al nido e alla materna, scuole non obbligatorie ma spesso necessarie per motivi pratici.

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2. Dategli un pupazzo o un oggetto che lo faccia sentire a casa

Portare all’asilo un oggetto o un gioco a cui il bambino è affezionato lo aiuterà a sentirsi a casa e protetto anche in un ambiente nuovo. Il fatto di poter stringere qualcosa a lui caro e che è abituato a vedere e tenere tra le mani tutti i giorni in più momenti della giornata lo rassicurerà e lo tranquillizzerà, soprattutto nel momento del riposino. Magari all’inizio non guarderà i nuovi giochi dell’asilo, ma poi, gradualmente, inizierà a trascurarlo sempre di più fino a quando l’oggetto famigliare in quel contesto nuovo fatto di amici, colori e giochi, perderà interesse ai suoi occhi. Solo allora potrete lasciarlo a casa e ricondurlo alla sua esclusiva dimensione domestica.
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3. Dategli dei riferimenti temporali

Anche se la sua percezione del tempo è pressoché nulla, rassicurate il bambino dicendogli quanto dovrà fermarsi all’asilo, fornendogli anche qualche riferimento concreto, come “dopo pranzo” o “dopo il riposino”, così da limitare il sorgere di un eventuale senso di abbandono nel bambino. In questo modo i bambini sentiranno di poter gestire una situazione che, altrimenti, non sarebbero assolutamente in grado di controllare. Inoltre, se si tratta di bambini più grandicelli con una maggiore percezione dello scorrere del tempo, dare loro dei riferimenti sulla durata del tempo da passare alla scuola materna, permetterà di trascorrere le ore in modo più sereno.
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4. Limitate le spiegazioni

Per quanto possibile, evitate di inondare di parole i bambini spiegando loro ogni cosa che faranno al nido e passando ore a convincerli di quanto sarà bello e divertente andare all’asilo. Se da un lato spiegare e verbalizzare rassicura il bambino rendendo la novità meno straniante e spaventosa, dall’altro creare eccessive aspettative e descrivere nei minimi dettagli ogni azione e situazione che dovrà affrontare potrebbe creare nei più piccoli un senso di ansia inutile e controproducente. Limitatevi quindi a dare qualche spiegazione a grandi linee per fornirgli dei riferimenti rassicuranti facendovi vedere contenti per lui e per la sua nuova esperienza.
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5. Create un buon rapporto con le maestre

Sembra un aspetto secondario, ma non lo è affatto: avere un buon rapporto con le maestre dei propri figli è un ottimo modo per far star bene, di riflesso, anche i bambini. Se i più piccoli sentono che c’è un conflitto tra i genitori e le insegnanti, allora avranno problemi a fidarsi della maestra e percepiranno la scuola come un luogo ostile e poco accogliente. Al contrario, se invece i genitori si fidano del lavoro svolto dal corpo insegnanti e imparano a creare un buon dialogo con le maestre, allora anche il bambino potrà più facilmente vedere le insegnanti come un punto di riferimento a cui affidarsi.

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