Con il termine di apnea notturna si intende una condizione che può presentarsi durante il sonno sia negli adulti che nei bambini e che comporta la sospensione momentanea della respirazione durante la notte. Ma scopriamo tutti i sintomi, le cause e i rimedi possibili di questo disturbo!
Le apnee notturne nei bambini possono presentarsi con diversi sintomi, che possono manifestarsi sia di notte che durante il giorno. I sintomi più frequenti e riconoscibili di notte sono: disturbi del sonno, irritabilità, agitazione durante la notte, momentanee interruzioni del respiro, frequenti cambi di posizioni per dormire, tendenza a respirare con la bocca, pipì a letto. Tuttavia, il russamento notturno è il sintomo più comune e riconoscibile nei bambini colpiti dalle apnee notturne.
Anche durante il giorno possono comparire diversi sintomi nei bambini colpiti da apnee notturne: cefalea mattutina, iperattività, aggressività, scarso rendimento scolastico, ridotta capacità di attenzione e di concentrazione, sonnolenza durante il giorno, stati d’ansia accompagnati da svogliatezza e malessere. Tutti questi sintomi non devono essere trascurati nei bambini, anche perchè possono essere indicativi del disturbo; nel caso si abbia il sospetto che il bimbo soffra di apnee è opportuno recarsi dal medico pediatra o comunque da specialisti esperti in disturbi e medicina del sonno.
L’apnea notturna è dovuta nella maggior parte dei casi ad un ingrossamento delle tonsille o delle adenoidi nei bambini. Altre cause meno frequenti di apnee nei bambini possono essere: obesità, alterazioni anatomiche cranio-facciali o nella disposizione dei denti, asma o rinite allergica, caratteristiche congenite individuali come ad esempio una mandibola o un palato piccolo, sindromi genetiche, infiammazioni momentanee delle vie respiratorie.
Solitamente nei bambini si verificano apnee ostruttive nel sonno caratterizzate da ripetuti episodi notturni, in cui il respiro rallenta o si interrompe in seguito all’ostruzione completa o parziale delle vie respiratorie e dunque del flusso dell’aria. Queste apnee possono colpire soprattutto i bambini che hanno le tonsille ingrossate e possono durare una decina di secondi o anche qualche minuto. Per confermare la diagnosi di apnea ostruttiva nel sonno si effettua nella maggior parte dei casi la polisonnografia, un esame che prevede la registrazione durante il sonno di vari parametri relativi al sonno del bambino.
Poiché le cause che possono facilitare l’insorgenza delle apnee notturne sono diverse, anche i rimedi e i trattamenti del disturbo possono dipendere dai singoli casi. Talvolta, ad esempio, si ricorre all’asportazione delle tonsille e adenoidi nei bambini, mentre in altri casi si interviene con l’utilizzo di dispositivi odontoiatrici (in tale caso occorre rivolgersi a odontoiatri pediatrici). In caso di obesità, invece, bisogna cercare di intervenire sul peso del bambino.
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