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Adolescenti in vacanza da soli, i consigli per un’estate serena
Arriva per tutti i ragazzi il momento della primo viaggio senza mamma e papà… insomma, adolescenti da soli in vacanza con tutta l’euforia del caso ma anche lo stress vissuto da un genitore che non è ancora preparato ad affrontare l’idea che un figlio possa andare in vacanza senza di loro. Vediamo qualche consiglio utile per affrontare questo aspetto che da parte loro si traduce in una richiesta di indipendenza.
In realtà è inutile partire dal presupposto che esiste un’età giusta per mandare i figli in vacanza da soli, per il semplice motivo che ci sono ragazzi di 15 anni molto maturi ma ci sono anche diciassettenni che ancora non lo sono e che forse non è il caso di mandare in vacanza senza la supervisione di un adulto, quindi molto dipende dal carattere dell’adolescente e da quanto vi fidate di lui.
Bisogna anche fare il punto sul tipo di vacanza che vogliono fare, specialmente considerato che a una certa età i ragazzi pensano di poter affrontare la vita come adulti mentre in realtà non hanno ancora le risorse e le esperienze adatte. Insomma, la vacanza con gli amici a Ibiza a quest’età non è proprio l’ideale, ma un appartamento al mare non troppo lontano dalla città forse è un buon punto di partenza.
Il problema, spesso, si pone se tra i compagni di viaggio c’è anche il fidanzatino o la fidanzatina adolescente: a volte purtroppo queste diventano situazioni a rischio, se ne parliamo in termini di intimità. Certo, l’ideale sarebbe una vacanza con le amiche oppure solo con gli amici, ma spesso non è semplice affrontare in discorso del genere.
Per ovviare a qualsiasi problema o ansia si può puntare su una vacanza organizzata, come le vacanze studio a Londra o i campi estivi, in cui i ragazzi si godono la vacanza senza genitori ma devono sottostare a qualche regola. E infine acconsentiamo alla vacanza senza adulti a patto che però se la meritino. Per esempio potremmo chiedere loro di mettere da parte qualche soldo facendo dei lavoretti estivi prima della partenza, non perché davvero sia necessario che contribuiscano economicamente, ma perché questo tipo di prassi secondo gli psicologi è responsabilizzante ed educativa. E voi genitori, rassegnatevi un po’, perché vivrete la loro prima vacanza da soli con un po’ di ansia, ma di sicuro andrà bene!
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