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Aborto Spontaneo: conosciamo cause e sintomi
stabilito intorno al sesto mese di gravidanza. Si calcola che gli aborti spontanei interessino almeno il 15-20% delle gravidanze.
Il rischio è massimo nei primi tre mesi, e in particolare nelle prime 6 settimane. Nelle donne sotto i 20 anni il rischio è minimo (circa il 10%) e aumenta con l’età materna.
Aborto spontaneo: sintomi
Vediamo innanzitutto come si manifesta un aborto spontaneo.
- Perdite di sangue. Le donne si spaventano molto in caso di perdite rosse o rosate. In effetti, spesso l’aborto o la minaccia di aborto si manifestano in questo modo, nei primi tre mesi di gravidanza. Ma non sempre le perdite di sangue sono indice di aborto, e talvolta l’aborto può manifestarsi senza perdite di sangue.
- Dolore: può essere presente sotto forma di crampi addominali e dolori simil-mestruali.
- Scomparsa dei sintomi della gravidanza, come nausea e seno gonfio. Non dimenticate, comunque, che tali sintomi tendono comunque a scomparire spontaneamente alla fine del terzo mese.
- Mancato sviluppo dell’embrione: l’aborto può avvenire senza manifestazioni evidenti (aborto interno, o ritenuto), e palesarsi in occasione di un’ecografia, per la presenza di una camera gestazionale vuota o di un embrione senza battito cardiaco (un embrione morto può rimanere in utero per parecchie settimane). Se l’ecografia è precoce, potrebbe semplicemente trattarsi di una gravidanza iniziata con ritardo rispetto alla data presunta dell’ovulazione: sarà necessaria, dunque, un’ecografia a 7-10 giorni di distanza.
- Mancato aumento del livello di beta-HCG: in caso di dubbi, potrebbe essere indicato ripetere a giorni alterni il dosaggio dell’ormone beta-HCG, tipico della gravidanza,. In una gravidanza normale, quest’ormone aumenta rapidamente, raddoppiando in 24-48 ore, mentre in presenza di un aborto spontaneo diminuisce.
- Nei feti dopo le 12 settimane, l’aborto spontaneo (detto “tardivo”) può manifestarsi con sintomi simili a quelli del parto.
Terapia dell’aborto spontaneo
L’aborto spontaneo può essere completo, e non richiedere interventi.
In molti casi, però, l’aborto è incompleto, con residui di materiale abortivo in utero, sanguinamento e dolore dovuto alle contrazioni dell’utero, che tenta di espellere il materiale residuo.
Nei casi in cui persista materiale in utero (aborto interno e aborto incompleto) è necessario intervenire, di solito in anestesia generale, tramite isterosuzione (aspirazione del contenuto della cavità uterina) o raschiamento.
Cause di aborto spontaneo
- Anomalie cromosomiche: la causa più frequente degli aborti che avvengono entro le prime 10 settimane. Di solito si tratta di aneuploidie, ovvero difetti nel numero di cromosomi, e la più frequente è la trisomia 21. Il rischio di aborto aumenta con l’età materna anche per l’aumento delle anomalie cromosomiche.
- Difetti anatomici: utero piccolo, utero setto, fibromi, incontinenza cervicale.
- Squilibri ormonali, relativi a un cattivo funzionamento della tiroide o a un’insufficiente produzione di progesterone da parte del corpo luteo.
- Diabete materno: a causa degli zuccheri che si accumulano nel sangue, può rendere la placenta incapace di trasmettere al feto le necessarie sostanze nutritive.
- Malattie infettive: alcuni agenti patogeni, in particolare virus (come quelli della varicella e della rosolia, o il citomegalovirus) , possono danneggiare le cellule embrionali causando un aborto, soprattutto se contratti nelle prime settimane di gravidanza.
- Cause immunologiche: il sistema immunitario materno può reagire contro la cellula uovo fecondata, riconoscendola come un corpo estraneo, oppure contro sostanze del sistema coagulativo del sangue.
Nuova gravidanza dopo un aborto spontaneo
Un singolo episodio è considerato normale, di solito non vengono fatti accertamenti e la donna può riprendere a cercare una gravidanza dalla mestruazione successiva. Talvolta i medici consigliano di attendere due-tre cicli dopo un aborto, prima di cercare una nuova gravidanza.
In caso di aborto ricorrente (due o più episodi) sarà utile indagare sulle cause e procedere alla terapia più adatta.
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