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6 consigli per insegnare a nuotare ai bambini
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Primo consiglio: aspettare l’età giusta
Se quest’estate volete iniziare a dare lezioni di nuoto al vostro piccolino, ecco alcuni consigli per farlo al meglio. Se volete insegnare voi stessi ai vostri bambini a nuotare vi converrà aspettare che abbiano compiuto almeno 4-5 anni. Diverso è il discorso dello stare in acqua e dello stare a galla. Se volete insegnare ai bambini a nuotare sin da piccolissimi, meglio partire con degli istruttori di acquaticità. Prima di aver raggiunto almeno i 4 anni di vita, i genitori e i figli possono trascorrere il tempo in acqua giocando: per prendere confidenza sia con la piscina sia con il mare conviene stare a riva e giocare anche in casa mentre si fa il bagnetto.
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Secondo consiglio: tenete i bambini in braccio mentre siete in acqua
La cosa importante è che i bambini acquisiscano sicurezza e non siano spaventati dall’acqua stessa. Ogni gioco, a riva, o nella piscina adatta a loro, sarà propedeutica al nuoto e servirà per avviarsi al suo insegnamento. Fino a quel momento è bene tenere i bambini in braccio sia in mare, sia in piscina perché i piccoli non hanno la capacità di riemergere dall’acqua né di sputarla se dovessero berla per caso. Però stare in acqua a pochi centimetri o fare il bagno con il salvagente è perfetto per insegnare loro ad amare l’acqua. Evitate di trasmettere qualsiasi paura dell’acqua. Una buona consapevolezza è la migliore spinta ad imparare a nuotare bene quando sarà il momento.
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Terzo consiglio: nuoto e gioco di coordinazione
Verso i 4-5 anni il bambino sviluppa la coordinazione necessaria per imparare a nuotare da solo: possiamo insegnarli a nuotare! Sia che si vada a lezione, sia che impari a nuotare con noi, in questa fase la cosa più importante è per lui imparare a stare a galla e sviluppare la giusta coordinazione delle braccia e delle gambe, in mare e in piscina. Anche qui, il nuoto è ancora un gioco e non una cosa impegnativa e seria.
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Quarto consiglio: siate molto pazienti
Un bambino può essere un pesce un giorno ed avere paura dell’acqua il giorno seguente. Ma non bisognerebbe assolutamente forzarlo fino a quando non sarà pronto a nuotare. Evitate anche il giudizio per un periodo sufficiente a fagli apprendere questo nuovo, ma in fondo antico, modo di stare al mondo. Il nuoto, infatti, più che appreso, va ri-appreso. Ciononostante, non è semplice per un bambino imparare a nuotare. Tuttavia, se messo nelle giuste condizioni di confidenza, fiducia e conoscenza, l’apprendimento del nuoto è semplice e naturale.
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Quinto consiglio: gli stili di nuoto dai 6 anni in su
Un bambino dell’età giusta per nuotare può trattenere il respiro, nuotare sott’acqua e recuperare gli oggetti sul fondo. E’ in grado di tuffarsi in acqua e riemergere da solo. Potete insegnargli adesso i diversi stili di nuoto come il delfino, il dorso, la rana… La sua maggiore resistenza gli permetterà di nuotare sulle lunghe distanze. A questo punto, non c’è più bisogno di restare in acqua con il bambino, anche se sarà sempre necessario supervisionare l’attività in piscina e in mare ed evitare di sopravvalutare le sue capacità.
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Sesto consiglio: i tuffi
Insegnate a vostro figlio tuffarsi da solo, ma solo quando c’è un adulto presente. In spiaggia od ovunque si insegni a nuotare al proprio bambino, si deve essere vigili e restare tali per tutto il tempo necessario. Per insegnare a nuotare ai bambini bisogna essere certi delle proprie capacità di salvataggio e della conoscenza di questa materia in ogni circostanza possibile. La prudenza è fondamentale!
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