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Incubi notturni nei bambini: cosa sono e cosa fare
Cosa sono gli incubi notturni nei bambini?
Gli incubi sono sogni spaventosi. La maggior parte dei bambini ne soffre di tanto in tanto. Molti incubi possono avvenire in una fase del sonno che va dalle 04:00 alle 6:00 del mattino e il bambino può svegliarsi e correre dai genitori per essere consolato. Di solito, lui o lei saranno in grado di raccontare quello che è successo nel sogno e perché questo è stato così spaventoso. E’ anche comune che il bambino abbia difficoltà nel tornare a dormire.
Quali sono gli incubi più comuni?
Alcuni bambini soffrono del cosiddetto pavor nocturnus che in latino significa terrore notturno. Questo tipo di incubi è diverso dagli altri incubi perchè avviene a notte fonda (di solito tra la 01:00 e le 3:00). Il bambino si sveglia urlando, spesso madido di sudore e con la respirazione affannata. La pupilla può sembrare più grande del normale. Può accadere anche che il bambino, pur essendo ancora addormentato, abbia gli occhi aperti. Apparirà in un evidente stato confusionale e potrebbe non rispondere quando gli chiediamo cosa è successo. In realtà, il bambino fa fatica a svegliarsi quando è in questo stato, ma quando si sveglia non ricorda cosa è successo. I bambini che soffrono di pavor nocturnus possono essere anche sonnambuli. Sia gli incubi che il pavor nocturnus finiscono quando i ragazzi cescono, scomparendo quasi del tutto in adolescenza. Tuttavia, alcune persone, soprattutto quelle che hanno molta fantasia e sono molto attivi e creativi, possono continuare ad avere incubi e pavor nocturnus anche da grandi.
Suggerimenti per aiutare il bambino a dormire meglio
Gli incubi dei bambini, sebbene normalmente dovuti alla crescita, sono legati a cause quali lo stress, momenti critici in famiglia, momenti particolarmente difficili da metabolizzare. Proprio per questo è molto importante adottare una corretta modalità educativa del sonno e della messa a letto. Ecco alcuni consigli utili:
- Seguire una procedura piuttosto standard prima di coricarsi
- Svolgere attività piacevoli, come la lettura, potrebbe aiutare il bambino a rilassarsi
- L’affaticamento può contribuire agli incubi notturni
- Assicurarsi che il bambino dorma a sufficienza ogni notte
- Parlare col pediatra, qualora il fenomeno sia particolarmente grave e il bambino abbia avuto difficili momenti di stress
Quando ci si deve preoccupare degli incubi dei bambini?
Questi fenomeni, di solito non sono causati da nessun disturbo mentale o fisico. Nei primi 6 mesi trascorsi da un evento stressante, un bambino può avere incubi (ed è bene che li abbia) fino a quando non si sarà abituato a quello che è successo. Se però si nota che gli incubi, oltre a disturbare il sonno del bambino, influenzano anche la capacità di attenzione e di concentrazione durante il giorno, sarà meglio parlare con il medico.
Cosa fare in presenza di un incubo?
Quando ciò avviene, la cosa migliore è tranquillizzare il bambino parlando con lui con calma e delicatamente, cercando di rimetterlo a letto. Non gridare o scuotere il bambino. Sia incubi che sonnambulismo richiedono che il bambino venga protetto durante il sonno. La casa deve essere resa sicura evitando porte sulle scale e letti a castello. Infine, se il bambino si fa male durante il sonno, anche involontariamente, è bene parlare con il medico il quale potrebbe decidere di osservare il bambino durante il sonno.
Parasonnie e utilizzo di farmaci
La medicina tradizionale definisce alcuni disturbi del sonno come parasonnie. La Neuropsichiatria infantile si guarda bene dal definire patologico ciò che da sempre è esistito nella fase di crescita, a livello di ansie e angosce notturne. Non ci dimentichiamo che bambini hanno diverse trasformazioni fisiche e psicologiche da sostenere. La dentizione, la crescita degli organi e fenomeni quali coliche o stitichezza, non solo sono normali, ma anche abbastanza traumatici per ogni piccolino. In virtù di
questo, è necessario ricorrere il meno possibile all’uso di farmaci, che nello specifico sarebbero antipsicotici e tranquillanti, e optare per una buona dose di terapia d’amore.
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