Non è difficile immaginare quanto possa essere duro affrontare il periodo successivo alla nascita di un figlio, soprattutto se si tratta del primo. Durante i primi tempi, infatti, le mamme vivono in una sorta di campo minato fatto di insicurezze, preoccupazioni, pianti improvvisi e accumulo di stanchezza.
Certo, è solo un momento transitorio da cui tutte le neomamme sono passate, ma quando si è direttamente coinvolte l’impresa sembra davvero difficile e, a tratti, quasi impossibile. In realtà, complici la stanchezza, i cambiamenti improvvisi e gli sbalzi ormonali, avere dubbi e insicurezze sembra essere una fase fisiologica e normale, comune a molte donne, anche se caratterizzata da intensità diversa.
Tra i dubbi e le insicurezze delle neomamme che si riscontrano più frequentemente troviamo sicuramente la paura di non farcela. La paura in questo particolare momento è un aspetto sano, che può essere di vario tipo e può andare dal timore che il bambino non stia bene alla paura di non riuscire a prendersi cura del bebè al meglio. In realtà questa è una fase transitoria alla fine della quale si tende ad acquistare maggiore fiducia nelle proprie capacità di madre.
Anche se sembra assurdo quando ci viene raccontato, le madri sembrano essere le uniche in grado di capire cosa stia succedendo al piccolo, semplicemente seguendo il proprio istinto materno e ascoltando il proprio bambino. La paura di non riconoscere il tipo di pianto del bimbo è un altro aspetto comune che, piano piano, svanirà imparando a riconoscere quando il bambino ha fame, ha sonno o ha qualche dolorino di pancia.
Il pianto dei neonati, infatti, è un’altra fonte di preoccupazione per le neomamme, che spesso hanno paura di viziare i bimbi tenendoli in braccio ogni volta che iniziano a piangere. Non bisogna temere di dare vizi di questo tipo al bimbo appena nasce, perché è proprio in questa delicata fase che il neonato sente il bisogno primario di stare a stretto contatto con la mamma. Attraverso il contatto fisico e la presenza della mamma, infatti, il bimbo riesce a soddisfare i propri bisogni primari e a sentirsi sicuro e protetto, sviluppando una solida tranquillità utile quando, in futuro, dovrà tollerare momenti di separazione più prolungati dalla figura materna.
Tra le ansie e i dubbi delle neomamme c’è l’allattamento, aspetto che preoccupa molte donne in modo diverso. C’è chi teme di non avere abbastanza latte, chi ha paura che il bimbo non mangi abbastanza e chi pensa che il proprio latte non sia sufficientemente nutriente. Per capire se il bambino si nutre in modo adeguato ci sono alcuni aspetti da considerare, tra cui l’aumento di peso e di lunghezza del piccolo, due importanti segnali che possono aiutare le mamme a stare meno in ansia.
Fortunatamente le neomamme non sono sole e possono sentirsi libere di chiedere aiuto al padre di loro figlio, ai genitori e al pediatra, sfruttando anche la preziosa consulenza di portali e siti, come A forma di mamma. Qui è possibile confrontarsi con l’esperienza di tre specialisti esperti: un medico chirurgo specialista in neonatologia e pediatria, un’ostetrica e una nutrizionista, tutti in grado di fornire risposte alle domande delle mamme, dando loro importanti consigli su allattamento, cura del bambino, svezzamento e su come affrontare la maternità in modo sereno e tranquillo.