Negli ultimi tempi si è molto parlato di natalità e di sostegno alle famiglie. Proprio per loro il Governo Draghi ha introdotto dal mese di marzo l’Assegno Unico per i Figli, un sussidio economico per chi ha figli, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni e che amplia la platea dei beneficiari.
L’assegno viene erogato dall’INPS direttamente sui conti correnti delle famiglie italiane (non in busta paga) ed è variabile in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e all’età dei figli a carico e non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.
La misura è compatibile con il bonus asilo nido, con il reddito di cittadinanza e altre misure in denaro a favore di figli a carico erogati da Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali.
Nel nuovo assegno sono inglobate le precedenti misure di sostegno alla natalità: premio nascita o adozione (bonus mamma domani), assegno ai nuclei familiari con almeno 3 figli minorenni, assegni familiari alle famiglie con figli e orfanili, bonus bebè e le detrazioni fiscali fino a 21 anni.
L’Assegno unico e universale è riservato ai nuclei familiari con:
Possono beneficiare del bonus anche i cittadini stranieri extra Ue purché in possesso di permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi, domicilio e residenza in Italia da almeno due anni (anche non continuativi) o titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno sei mesi.
L’assegno ha un valore che varia da 175 euro (ISEE fino a 15 mila euro) a 50 euro (ISEE pari o superiore a 40 mila euro) al mese per ogni figlio minorenne. Il contributo oscillerà dagli 85 ai 25 euro sulla base dell’ISEE dichiarato dai 18 ai 21 anni.
L’assegno sarà corrisposto dall’INPS ai genitori tramite accredito su conto corrente bancario o postale o bonifico domiciliato (la modalità di pagamento potrà essere indicata in fase di compilazione della richiesta).
Per le istanze presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione.
La domanda per richiedere l’Assegno unico e universale dovrà essere presentata ogni anno a partire dal 1° gennaio 2022 da un genitore, tramite:
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina INPS dedicata all’Assegno unico e universale per i figli a carico.
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