L’attrice Sara Ricci rivela dettagli inediti sulla sua vita privata e sulle storie d’amore con Beppe Convertini e Kim Rossi Stuart.
La vita segreta di Christian De Sica: “Mio padre Vittorio era bigamo e io sono figlio dell’amante”
Christian De Sica, noto attore e regista, ha rivelato dettagli scioccanti sulla sua famiglia in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Stando alle sue dichiarazioni, suo padre Vittorio De Sica, leggendario regista e attore, era bigamo. Christian è nato dalla relazione extraconiugale tra Vittorio e l’attrice spagnola Maria Mercader, che all’epoca era l’amante.
La rivelazione shock del figlio Christian
“Papà Vittorio era bigamo, per la precisione. Io ero il figlio dell’amante con cui viveva, Maria Mercader, sua moglie Giuditta Rissone abitava non lontano e lui amava tutte e due”, ha confessato De Sica junior. Una rivelazione sconvolgente che getta una nuova luce sulla vita privata di Vittorio De Sica, considerato un monumento del cinema italiano.
Un’altra sorella scoperta in Spagna da adulto
Ma non è finita qui. Christian ha raccontato di aver scoperto, da adulto, di avere una sorella in Spagna, figlia di un’altra relazione segreta del padre: “Una volta mi chiamò una spagnola dicendomi ‘Ciao, sono Vittoria De Sica, tua hermana’. “Papà mi spiegò che la madre, Maria, declamava le poesie di García Lorca in modo sublime, e così… Emi, mia sorella, l’ho conosciuta che eravamo già grandi e non perché papà ce l’abbia presentata (non ne ha mai trovato il coraggio), ma perché lei un giorno chiamò a casa e disse: “Sono Emilia, figlia di tuo padre e insomma volevo conoscerti”. Le ho voluto bene per tutta la vita”.
L’amore per la moglie Silvia, incontrata negli anni della fame
Insomma, una famiglia dai risvolti inaspettati quella di Christian De Sica, che nell’intervista ha anche parlato del suo amore per la moglie Silvia Verdone, incontrata durante gli anni della fame quando faticava a lavorare dopo la morte del padre. “Il segreto dell’amore longevo? Qualche volta la fame. Io la fame l’ho fatta e Silvia insieme a me. Mesi in cui abbiamo saltato i pasti o condiviso un uovo, ricordo gli anni in cui giravo un film a Parigi. Papà morì che io avevo 23 anni e anche se oggi sono conosciuto come “quello dei cinepanettoni”, quindi campione d’incassi, ci sono stati periodi della nostra vita in cui nessuno mi faceva lavorare”.