“Un uomo che si identifica in una donna” | Le assurde parole di Maddalena Corvaglia su Imane Khelif

di Ilaria Macchi


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La presenza alle Olimpiadi di Imane Khelif ha fatto non poco discutere, non solo gli addetti ai lavori, ma ha addirittura scomodato alcuni esponenti politici (su tutti Giorgia Meloni, oltre a Donald Trump). Tantissimi hanno criticato aspramente l’idea di vederla in gara, soprattutto perché si è trovava a sfidare la nostra Angela Carini, che ha deciso di ritirarsi dopo un colpo preso a pochi secondi dall’inizio del match.

In diversi continuano a essere convinti che lei non debba sfidare le donne, arrivando addirittura a sostenere sia uomo, mentre in realtà è intersex, il suo corpo quindi sviluppa una quantità di testosterone superiore al dovuto. In casi simili, però troppo spesso prendono la parola non solo persone che non sono autorizzate a farlo, ma in modo particolare chi non ha alcuna competenza in materia senza rendersi conto di dire cose davvero assurde. È il caso di Maddalena Corvaglia.

Shock per le parole di Maddalena Corvaglia su Imane Khelif

Se un uomo che si identifica in una donna, ha il diritto di combattere alle Olimpiadi contro una donna, allora un bambino che si identifica in un uomo adulto ha il diritto di guidare la macchina e acquistare bevande alcoliche?”. Inizia da questo interrogativo il video che Maddalena Corvaglia ha pubblicato sul suo profilo Instagram per dire la sua su uno dei casi sportivi del momento, quello che riguarda la pugine Imane Khelif, che lei ritiene sia un uomo, per questo non avrebbe alcun diritto di gareggiare con le donne.

Già questo preambolo fa capire come lei non abbia così grande chiarezza sulla questione, ma il proseguimento del suo discorso, se possibile, lascia ancora più attoniti: “In che direzione stiamo andando? Te lo sei chiesto? Se un anziano si identifica in un bambino di quattro anni e ha il diritto di essere trattato come tale, può accedere quindi all’asilo? Se una bambina si identifica in un Labrador, ha il diritto di andare al parchetto dei cani e non a scuola? Dove ci porterà tutto questo? Se un uomo si identifica in una coccinella e ha il diritto di essere identificato come coccinella, può venire a vivere nel tuo giardino?”.

A quel punto lei ha chiuso con una considerazione, che non può che fare discutere: “Dobbiamo fare attenzione perché la domanda a questo punto non è più se sia giusto o sbagliato, ma quale sarà il limite? Ci sarà un limite? Prova a pensarci: non c’è un limite”. Infine una scritta, su sfondo nero: “Fermiamo questa follia ora…”.

Tantissimi si sono inevitabilmente scagliati contro di lei, rendendosi conto di come lei abbia davvero capito poco della vicenda, per questo avrebbe fatto meglio a stare in silenzio. Non contenta, però, lei ha direttamente bloccato chi si è mostrato contrario alla sua opinione e continua ad andare avanti dritta per la sua strada.

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