“Non sempre perdere è una perdita”. Questo motto che potrebbe sembrare piuttosto banale, calza a pennello nel caso dell’attore Ryan Reynolds che grazie alla perdita di una scommessa si è sottoposto ad una colonscopia scoprendo ( in tempo) di avere un polipo.
In seguito alla perdita di una scommessa Ryan Reynolds ha accettato di sottoporsi ad una colonscopia e ha scoperto di avere un polipo, che gli è stato tolto in tempo. Il suo medico sostiene che il rapido intervento potrebbe avergli salvato la vita. La storia è stata utilizzata dal divo per promuovere lo ‘screening’ preventivo al colon allo scopo di scoprire possibili tumori. Reynolds ha documentato il suo percorso medico per far capire a tutti quanto sia importante sottoporsi a controlli.
Anche se si tratta di un esame piuttosto fastidioso, è molto importante per controllare lo stato di salute del colon. E’ una verifica potenzialmente salvavita contro il cancro al colon-retto (e non solo). Permette sia di identificare precocemente quelle lesioni che potrebbero degenerare nel tempo in forme tumorali maligne, sia di effettuare la diagnosi di carcinomi in stadio iniziale e, quindi, suscettibili di guarigione dopo terapia, con una conseguente riduzione della mortalità.
L’evoluzione del cancro del colon-retto è lenta e per questo lo screening rappresenta uno strumento importante per la diagnosi precoce e per mettere a punto un’adeguata strategia terapeutica. In genere si sceglie di fare la colonoscopia se la ricerca del sangue occulto nelle feci ha dato esito positivo
Le prove scientifiche dimostrano che i rischi di complicanze durante o dopo la colonscopia sono molto ridotte. Una ricerca pubblicata recentemente sulla rivista medica canadese Cmaj Open, per esempio, ha mostrato che gli eventi avversi gravi erano pochissimi. L’indagine ha riguardato quasi 100mila pazienti di età media di 62 anni sottoposti alla colonscopia.
La colonscopia non è quindi un esame pericoloso ma può essere fastidioso. Si parte dalla preparazione, con lassativi per pulire il colon, da assumere nella giornata precedente, che può essere sgradevole. Dopo l’esame il paziente può sperimentare leggeri gonfiori e dolori addominali che tenderanno a sparire nel giro di poco tempo. L’esame viene effettuato con una sedazione cosciente per eliminare il dolore, in qualche caso per specifiche ragioni cliniche può essere necessaria quella profonda.
Oltre il 90% dei casi di cancro al colon ha origine da polipi e può essere sconfitto se diagnosticato precocemente. Lo screening, nella fascia d’età dai 50 ai 69 anni, si basa su un semplice esame del sangue occulto nelle feci da ripetere ogni due anni. Se il test è positivo al paziente viene indicata la colonscopia, che in alcuni casi può mettere in evidenza una lesione precancerosa o un tumore. Questa endoscopia, oltre a rivelare eventuali lesioni e altre patologie del colon, ha anche un ruolo terapeutico, dato che consente di rimuovere i polipi direttamente durante l’esame.
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Purtroppo. ancora oggi in Italia, pochi aderiscono ai programmi di prevenzione che, inoltre, a causa dell’emergenza sanitaria globale degli ultimi due anni, dal 2020 sono stati fortemente ritardati. Gli esperti ribadiscono le rassicurazioni sia circa la procedura che circa le tecnologie sempre più avanzate.
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