“Rifatta e con i capelli crespi”: la dura replica di Licia Colò alle critiche sui social

di Romina Ferrante


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“Ciò che continuo a non capire è perché alcune persone si sentono in diritto di giudicare il mio aspetto fisico solo perché donna. Ribadisco donna, perché dubito che qualcuno abbia mai scritto a un uomo come tagliarsi i capelli o ‘sistemarsi’”.

Con queste parole, Licia Colò ha iniziato un lungo sfogo sui social, in risposta a un messaggio ricevuto da una follower.

La conduttrice ha condiviso uno screenshot del messaggio, in cui la seguace le consigliava di rivedere la sua acconciatura e la interrogava sul perché sembrasse essersi rifatta il viso: “A volte mi sembra di vedere Ivana Spagna” ha osservato la follower.

I consigli non richiesti della follower hanno offerto a Licia Colò l’occasione per riflettere su come le donne siano costantemente soggette a critiche per il proprio aspetto, a differenza dei loro colleghi uomini.

La divulgatrice televisiva ha chiarito il suo punto di vista, affermando: “Magari non avessi rughe, invece ne ho e anche tante, ma va bene così. Il problema è che non capisco come nel 2024 ancora si pensi che l’aspetto di una donna debba rientrare all’interno di determinati canoni mentre a un uomo tutto è permesso”.

Colò ha sottolineato come commenti come quello ricevuto – spesso provenienti da altre donne – alimentino stereotipi sulla bellezza e su ciò che è considerato socialmente accettabile in relazione all’età di una persona.

“Ma non ci rendiamo conto che è proprio così che costruiamo le prigioni della nostra esistenza? Le nostre catene? Non sono gli uomini a farlo, siamo noi donne, e questo non ci fa onore. Perché io devo temere il tempo che passa e i miei colleghi uomini no?” ha proseguito Colò, evidenziando il doppio standard esistente: “perché io mi debbo tagliare i capelli perché crespi e i miei colleghi uomini non devono magari ‘trapiantarseli’? Perché io sono vecchia e invece il maestro Piero Angela che ha condotto – con la stima di tutti – in primis la mia, fino a 90 anni non lo era???”.

La conduttrice ha quindi esortato il suo pubblico a modificare il proprio modo di vedere le cose: “Non è forse arrivato il tempo di cambiare mentalità e punto di vista, di uscire da quelle gabbie ridicole all’interno delle quali una cultura del passato ci ha fatti crescere? Perché non impariamo a guardare ciò che conta davvero e mette in moto il nostro cervello? Potremmo diventare persone migliori, giovani, anziane, grasse o magre, naturali o rifatte, ma con un cervello che sa guardare dalla parte giusta”.

Le parole di Licia Colò hanno acceso un dibattito importante sulla percezione del corpo femminile e sui pregiudizi che ancora oggi, nel 2024, influenzano la società. Il suo intervento non è solo una difesa personale ma un appello a tutte le donne a liberarsi delle catene degli stereotipi e a guardare oltre le apparenze per valorizzare ciò che conta davvero: l’intelletto e l’individualità.

Colò ha concluso il suo sfogo con un messaggio di inclusione e accettazione: “Potremmo diventare persone migliori, giovani, anziane, grasse o magre, naturali o rifatte, ma con un cervello che sa guardare dalla parte giusta”. Un invito a tutti a riflettere su come i giudizi superficiali e le critiche non richieste possano essere evitati, promuovendo invece una cultura di rispetto e valorizzazione delle differenze.

Il post di Licia Colò ha ricevuto numerosi commenti di supporto, dimostrando quanto il tema sia sentito e quanto sia necessaria una riflessione collettiva. La conduttrice ha saputo trasformare una critica personale in un momento di confronto e crescita per tutti, sottolineando l’importanza di superare i pregiudizi e di guardare oltre l’apparenza.

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