Paolo Cognetti, biografia, carriera, età, cosa leggere

di Redazione


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Paolo Cognetti, chi è lo scrittore, autore del libro “Le otto montagne“? Biografia e carriera: dove è nato, quanti anni ha, cosa leggere. Com’è diventato famoso, quanti libri ha scritto. Tutte le curiosità.

Biografia e carriera

Nasce a Milano, il 27 gennaio del 1978, quindi ha 45 anni. Studia matematica all’Università degli Studi di Milano, prima di cambiare strada e diplomarsi alla Civica Scuola di Cinema, nel 1999. Si dedica, nel decennio successivo, alla realizzazione di documentari a tema sociale, politico e letterario.

Volevo diventare uno scrittore, non mi era chiaro quale sarebbe stato il percorso scolastico migliore per farlo. Mi ero iscritto a Matematica perché era un mio talento, ma dopo poco mi sono reso conto che non avrei potuto fare le due cose insieme”, rivela a Vanity Fair. “Poi è arrivata la Scuola di Cinema per imparare una tecnica di narrazione e mi sono appassionato al documentario: per una decina d’anni ho fatto queste due cose, almeno fino a quando la carriera di documentarista si è interrotta e quella di scrittore è proseguita”.

L’esordio come scrittore di Paolo Cognetti avviene nel 2003, con il racconto “Fare ordine“. Vince il premio Subway-Letteratura e viene inserito l’anno seguente all’interno dell’antologia “La qualità dell’aria”. Pubblica poi altre raccolte di racconti: “Manuale per ragazze di successo” (2004), “Una cosa piccola che sta per esplodere” (2007) e “Sofia si veste sempre di nero” (2012).

Paolo Cognetti nel 2010
Paolo Cognetti nel 2010

Nel 2009 Cognetti vince il premio “Lo Straniero”, attribuito dall’omonima rivista ad artisti, saggisti, operatori, iniziative culturali e sociali di particolare spessore e generosità. La motivazione è la seguente: “Paolo Cognetti, milanese, è tra i giovani scrittori italiani uno dei più attenti a sentire e narrare il disagio delle nuove generazioni e gli anni difficili dell’adolescenza di questi anni, di fronte a un contesto di incerta sostanza e di sicurezza precaria. È anche autore di documentari e inchieste sulla giovane letteratura statunitense, ma sono le sue raccolte di racconti ad aver convinto del suo talento e del suo rigore, e della sua moralità di scrittore vero”.

New York

Tra il 2004 e il 2016 è solito frequentare New York, per diversi anni. Dopo una serie di documentari sulla letteratura americana, pubblica nel 2010 “New York è una finestra senza tende”, seguito nel 2014 da “Tutte le mie preghiere guardano verso ovest“, due guide personali alla città di New York. Sempre nel 2014 esce “A pesca nelle pozze più profonde“, una meditazione sull’arte di scrivere racconti ispirata ai maestri statunitensi della forma breve come Ernest Hemingway, Raymond Carver, Grace Paley e Alice Munro. Nel 2015 Cognetti cura l’antologia “New York Stories”, una raccolta di racconti newyorkesi dei grandi scrittori del Novecento.

La montagna

Uno dei luoghi di Cognetti è la montagna, in particolare quella della Valle d’Aosta, dove trascorreva le estati dell’infanzia. Torna a viverci dopo i 30 anni. Dai primi “eremitaggi” nasce un diario, dal titolo “Il ragazzo selvatico” (2013). Esce nel 2016 il suo primo romanzo, “Le otto montagne“, con il quale si aggiudica il Premio Strega nel 2017, il Prix Médicis étranger, l’English Pen Translates Award, il Premio Itas e il Grand Prize del Banff Mountain Book Competition.

Nel 2018 pubblica “Senza mai arrivare in cima“, un racconto di viaggio basato sulla sua esperienza nelle montagne dell’Himalaya, e nel 2021 il romanzo “La felicità del lupo“. In questo stesso anno prosegue anche il racconto dei suoi maestri letterari, curando per Ponte alle Grazie “L’Antonia. Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi scelte e raccontate da Paolo Cognetti”.

A partire dal 2017 organizza tre edizioni (fino al 2019 de “Il richiamo della foresta“, un festival di arte, libri e musica in montagna. Si tiene a 1900 m s.l.m. a Estoul, la frazione di Brusson dove abita. Sempre a Estoul costruisce e gestisce un rifugio culturale. “Le otto montagne” diventa un film: esce nel 2022 ed è diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Cognetti collabora al film e fa anche un cameo.

Foto in evidenza: Fabio Artese – CC BY 3.0.

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