Michele Santoro, biografia, carriera, età, vita privata e instagram

di Romina Ferrante


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Michele Santoro è un famoso giornalista, conduttore e autore TV italiano, un giornalista dalla forte personalità, noto per le sue inchieste e programmi di successo sulle reti RAI come “Samarcanda“, “Il rosso e il nero“, “Sciuscià” e “Annozero“.

Scopriamo qualche curiosità sulla vita professionale e privata del giornalista campano.

Chi è Michele Santoro

Michele Santoro nasce a Salerno il 2 luglio del 1951, ha quindi 71 anni ed è del segno zodiacale del Cancro. Dopo essersi laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Salerno, inizia il suo impegno politico nel gruppo maoista Unione Comunisti Italiani e comincia a collaborare con il periodico, da loro edito, “Servire il popolo“.

In seguito entra nella redazione del quindicinale del PCI campano “La Voce della Campania”, di cui fu il direttore da marzo 1979 per nove mesi, per poi collaborare con grandi giornali come “L’Unità“, “Il Mattino” ed “Epoca“.

Assunto in Rai inizia a lavorare in radio e come autore e conduttore di sceneggiati radiofonici per poi debuttare sul piccolo schermo nel 1982 e restare sulla cresta dell’onda per circa trentanni.

Dopo una breve esperienza agli esteri e alla vicedirezione del TG3, realizza speciali e settimanali su “Tresette“, “Oggi dove“, “Specialmente sul Tre” e “Tg Terza“. Diventa poi autore e conduttore di vari programmi di successo come “Samarcanda“, “Il rosso e il nero” e “Tempo reale“, trasmissione cancellata nel 1996 con la vittoria elettorale de “L’Ulivo” e il cambio dei vertici del servizio pubblico. Celebre la frase del neo-presidente Rai, lo scrittore Enzo Siciliano, che sentendo che si parlava di Santoro, rispose “Michele chi?”.

Quello stesso anno passa a Mediaset insieme a tutta la sua squadra (Sandro Ruotolo, Riccardo Iacona, Corrado Formigli, Luisella Costamagna, Pietro Suber e Laura Berlinguer) al timone di “Moby Dick“.

Nel 1999 farà il suo ritorno in Rai con la trasmissione “Circus” in onda su Rai1, nel 2002 sarà la volta di “Sciuscià” e poi approderà su Rai 2 nel 2002 con la trasmissione “Il raggio verde”.

Oltre alla tv si dedica anche alla scrittura pubblicando libri come “Oltre Samarcanda” nel 1991 e “Michele chi? nel 1996 che gli vale il premio Cimitile nel 1998.

Il 2002 passa alla storia come l’anno dell’editto bulgaro che lo porta insieme ad Enzo Biagi e Luttazzi fuori dalla Rai. Il 18 aprile di quell’anno l’allora Presidente del Consiglio Berlusconi durante una conferenza stampa a Sofia, in Bulgaria, attacca Santoro, Biagi e Luttazzi, considerati “indegni di rappresentare la televisione pubblica” e dopo quell’episodio e divergenze con il CdA Rai, a maggioranza di centro-destra, vengono allontanati dalla Rai.

Da quel momento inizia una lunga battaglia legale per tornare a condurre un programma in Rai che si concluse nel 2005 con il reintegro di Santoro in Rai e un risarcimento da 1 400 000 €, dopo una breve parentesi di Santoro da Europarlamentare come indipendente nella lista “Uniti per l’Ulivo”.

Santoro fa il suo ritorno in Rai nel 2006 con la trasmissione “Annozero“, Biagi nel 2007, pochi mesi prima della sua morte. Luttazzi invece non ottiene più la conduzione di un proprio programma in Rai.

Santoro chiude nel 2011 i suoi rapporti con la Rai. Dopo il divorzio dalla Rai salta l’accordo “praticamente fatto” con LA7, a detta del giornalista per gli enormi conflitti d’interesse di Telecom Italia, detentrice delle azioni di TI Media (LA7) messa sotto pressione da parte di Mediaset.

Dopo il mancato ingaggio da parte di La7, Santoro lancia la sua nuova trasmissione “Servizio pubblico” seguendo il modello multipiattaforma di televisioni locali e streaming su Internet, realizzata in collaborazione con “Il Fatto Quotidiano” e grazie al contributo di 100 mila spettatori, tra cui volti noti del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.

Nel 2012 il programma, interamente autoprodotto e indipendente sbarca su La7 e vi resta fino alla stagione 2014-2015.

Il 5 ottobre del 2016 torna in Rai dove conduce il programma “Italia” dedicato a vari temi della società civile e l’anno dopo lo speciale “M” a metà strada tra inchiesta storica, teatro e talk show. Nel 2018 si dimette dal comitato dei garanti de Il Fatto Quotidiano, dopo essere stato per due anni socio di maggioranza.

Vita privata e instagram

Michele Santoro si sposa prima con Tonia Cardinale, matrimonio, durato 12 anni, da cui nasce la figlia, Luna poi naufragato. In un suo libro l’ex moglie di Santoro rivela i motivi della rottura: “Quando nostra figlia Luna aveva 10 anni il mio matrimonio finì. Io ero un’imprenditrice, avevo messo su un’agenzia di viaggi con le mie sole forze. Michele Santoro, mio marito, da un giorno all’ altro diventò un importante personaggio televisivo e questo cambiò la nostra vita”.

Santoro ha poi ritrovato la serenità con l’attuale moglie Sanja Podgajski, psicologa slava, riminese d’adozione con cui è convolato a nozze nel 1997.

È possibile seguire tutti gli aggiornamenti del giornalista sull’account instagram @michelesantoro.it, che conta 13100 follower.

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