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Fabrizio Corona, body shaming contro Emma Marrone | La replica della cantante
Fabrizio Corona, ormai lo conosciamo, non è uno che ama le mezze misure, sia quando si tratta di fare qualcosa che lui ritiene giusto, sia quando deve esprimere un’opinione. Poco importa se questo può avere conseguenze, anzi sembra quasi che a volte lui tenda a farlo apposta, come una sorta di sfida così da verificare cosa possa accadere.
Questa volta l’ex “fotografo dei Vip” se l’è presa con Emma Marrone, a cui ha rivolto indirettamente poche parole, ma certamente non piacevoli, qualificabili come un vero e proprio body shaming. Il suo portale, Dillingernews, spesso accusato di non avere molto rispetto per l’aspetto fisico delle persone e di omofobia, ha infatti pubblicato un video della cantante in cui la vediamo ballare mentre indossa un vestito nero. Il commento a corredo è stato breve, ma significativo, ovvero “Il nero sfina“, come a sottolineare quanto sia stata brava a scegliere il colore del suo abito perché quello avrebbe permesso di notare meno i suoi chili di troppo.
Una replica senza freni
Accettare con diplomazia i commenti negativi sul suo fisico non è certamente tipico di una come Emma Marrone, non solo perché il carattere non le manca, ma soprattutto perché si tratta di una situazione ripetuta e che è ormai diventata insostenibile.
L’ex vincitrice di “Amici” ha commentato sotto il video, scrivendo: “Il nero sfina, ma per la tua disfunzione erettile non ci sono rimedi. Sfigato, idiota e inutile”. Tantissimi utenti si sono schierati dalla sua parte, a conferma di come non abbiano gradito gli insulti di Fabrizio Corona, non necessari visto che nessuno aveva chiesto la sua opinine a riguardo.
L’artista pugliese è davvero sensibile sul tema, per questo aveva parlato del suo pensiero anche recentemente attraverso un’intervista GQ, facendo riferimento anche alle esperienze negative che lei ha vissuto in passato e che sono ancora vivide nella sua memoria: “Se soffro ancora davanti a certi commenti che leggo sui social? Sì, assolutamente, ma non per il motivo che alcuni potrebbero pensare. Mi arrabbio non per me stessa, per il cosiddetto body shaming che fanno a me, ma perché penso a chi legge quei commenti, a quei ragazzi e ragazze che magari stanno soffrendo per il proprio corpo e che, davanti a tutto questo odio gratuito, rischiano di abbattersi, di ammalarsi”.