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L’eredità di Silvio Berlusconi e le modifiche al testamento per Marta Fascina
Dopo la morte di Silvio Berlusconi si apre lo scottante capitolo eredità. Le ricchezze che il Cavaliere ha accumulato nel tempo, da Mediaset a Mondadori, da Mediolanum alla squadra del Monza, così come e gli investimenti e le proprietà immobiliari sparse per il mondo, hanno un peso non indifferente.
Già dal 1988 Silvio Berlusconi è entrato a far parte degli uomini più ricchi al mondo, rimanendo in classifica fino ad oggi.
Il testamento che contiene le ultime volontà di Silvio Berlusconi si trova già nello studio RLCD di Milano del notaio Arrigo Roveda e i giornali hanno già cominciato ad avanzare le prime ipotesi.
Secondo il Corriere della Sera l’intera eredità di Silvio Berlusconi, tra partecipazioni azionarie e immobili, ammonterebbe a circa 1,3 miliardi di euro dei 4 miliardi totali (nel calcolo non sono inclusi opere d’arte e beni non registrati).
Inoltre, negli ultimi tempi ci sarebbe stato un aggiornamento del testamento in favore di Marta Fascina.
Come sarà ripartita l’eredità di Berlusconi
Stando a quanto scrive il Messaggero l’aggiornamento del testamento è avvenuto poco prima del penultimo ricovero all’Ospedale San Raffaele di Milano, secondo cui ci sarà un lascito in favore della compagna, che Berlusconi chiamava “moglie”. Secondo indiscrezioni il 61% delle Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava sarà destinato ai figli, Marina (1966) e Pier Silvio (1969), nati dal matrimonio con Carla Elvira Dall’Oglio e Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988) dal legame con Veronica Lario.
Marina è oggi a capo del gruppo Arnoldo Mondadori Editore e di Fininvest, di cui il fratello Pier Silvio è vicepresidente esecutivo e amministratore delegato. Gli altri tre figli sono proprietari e amministratori della holding Italiana Quattordicesima, oltre a far parte del consiglio di amministrazione di Fininvest.
Il controllo di Mediaset resterà con tutta probabilità nelle mani dei due figli maggiori e per evitare divisioni e spaccature in famiglia nel prossimo futuro, Berlusconi ha previsto che le decisioni straordinarie potranno essere prese solo con maggioranza qualificata (85%), se non all’unanimità.
Berlusconi deteneva il 61% e il 40% andrà in automatico ai figli (8% a testa). Resta da capire a quanto ammonterà il lascito per l’ex compagna e se nel suo testamento sono stati inclusi anche i suoi amici più stretti.
Il patrimonio dell’ex premier include, oltre a società immobiliari e investimenti, anche ville, abitazioni, auto e imbarcazioni. Tra le abitazioni più note ricordiamo Villa San Martino ad Arcore, Palazzo Grazioli a Roma così come le ville in Sardegna e a Lampedusa, oltre agli immobili esteri.
Un patrimonio che come ha fatto sapere nei giorni scorsi Fininvest, resterà alla base di tutte le loro attività, “che proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto”.
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