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Emma Marrone: “Sono single, ma non sola. Il mio scopo è realizzare me stessa, non trovare un partner”

Emma Marrone si racconta a 360 gradi in una bella e intensa intervista. La cantante parla della sua famiglia, ma anche della sua idea di maternità e del modo in cui vive la sua condizione di single.

Emma Marrone: “Il mio scopo è realizzare me stessa”

Attraverso le pagine di Vanity Fair, Emma Marrone apre il suo cuore a Michela Murgia. La cantante, che l’anno prossimo compirà 40 anni, ha già parlato in diverse occasioni della sua vita privata, affrontando anche il delicato tema della maternità.

Al momento Emma è single: “Non mi pongo il problema. Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner. Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque. Sono single, ma non sola, ho tante famiglie“.

L’utilizzo del plurale, “famiglie”, non è casuale: “Ho quella d’origine e siamo molto uniti, ma dopo tanti anni considero famiglia anche quella professionale, perché i legami che si creano lavorando insieme sono fortissimi e io sono una persona fedele agli affetti”, spiega.

Quindi aggiunge: “Col trasferimento a Roma mi sono poi costruita un gruppo di amicizie intime, quattro persone, che sono il mio rifugio e su cui so che posso contare sempre. Per carattere posso stare senza compagno, ma non senza una comunità di affetti. Poi trovare un uomo mica è facile“.

Emma Marrone

A proposito della difficoltà di trovare un uomo, Emma Marrone racconta: “Quelli della mia generazione sono deboli e spaventati, indecisi. Hanno paura delle donne autonome e forti. È come se noi avessimo fatto un passo avanti per essere più libere e loro nel frattempo siano ancora nello stesso punto di prima”.

“Non mi sono mai immaginata madre”

Per quanto riguarda la maternità, Emma ha le idee chiare: “Non mi sono mai immaginata madre. Ci sono stati momenti in cui mi sono detta: se arriva arriva, i figli si fanno anche per incoscienza, ma non era un mio obiettivo”. In passato ha combattuto contro un cancro uterino e due recidive: “La prima volta l’ho presa come un fatto che poteva capitare, con le altre è stato più complicato, l’ho curato ma poi ho detto: basta, leviamo l’ovaia. Potrei ancora avere un figlio, ma la priorità per me è la musica“.

Quando le viene chiesto se ricorrerebbe alla gestazione per altri, risponde: “Non ho resistenze ideologiche, ma la scelta ce l’ho: se volessi potrei ancora farlo da me con la fecondazione. In Italia però devi essere per forza una coppia ed è una visione della genitorialità medievale. Perché devo avere un partner per essere madre? Prima ti dicono: non fate abbastanza figli, poi provi a farli e ti mettono mille ostacoli”.