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Come sta Fedez? Il chirurgo rompe il silenzio: ecco la verità

Il nuovo malore avuto da Fedez pochi giorni fa ha generato non poca apprensione, soprattutto perchè la situazione è peggiorata improvvisamente, mentre lui si trovava in studio di registrazione. Il cantante è stato così ricoverato tempestivamente al Policlinico di Milano, dove gli è stata riscontrata un’emorragia interna, al pari di quella che aveva avuto lo scorso settembre, ma già nella giornata di ieri, venerdì 12 luglio, è stato dimesso.

Prima di lasciare l’ospedale è stato lui stesso a smentire chi aveva pensato che il suo problema fosse dovuto all’abuso di alcol e droga, ma si tratta di qualcosa che può verificarsi in seguito all’intervento per il tumore al pancreas a cui si è sottoposto due anni fa. “Sono stato ricoverato per l’ennesima emorragia interna – ha spiegato – Laddove mi hanno operato per rimuovermi il tumore sono più fragile nell’avere ulcere, emorragie e sanguinamenti” – ha detto in un video realizzato nella sua camera.

Il colloquio avuto con i medici lo ha spinto a prendere una decisione dolorosa, ma provvidenziale, a tutela della sua salute, che ha annunciato con una Instagram Story: “È con grande rammarico che mi trovo costretto ad annullare le tre date previste per venerdì. Ho bisogno di riposo e di recuperate un po’ le forze”.

Foto | Instagram @fedez

Il chirurgo fa chiarezza

Successivamente è poi intervenuto Marco Antonio Zappa, il chirurgo che si era occupato di lui già a fine 2023, per chiarire quale sia la situazione e quali siano le indicazioni che lui e il suo staff hanno dato a Fedez.

La cautela è d’obbligo, ma il suo quadro clinico sembra essere in miglioramento: “Qualche giorno di tranquillità e Fedez potrà riprendere serenamente la sua attività lavorativa – ha detto all’Adnkronos Salute -. I sanguinamenti di cui ogni tanto soffre non sono affatto dovuti all’abuso di sostanze come alcol o droga. Mi sento assolutamente di escluderlo”.

Oggi Zappa, past presidente della Sicob (Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche), è direttore del Dipartimento chirurgico del Gruppo Iseni Sanità, ma continua a essere in contatto con il rapper, che definisce “un amico“. Purtroppo non è escluso che la situazione possa ripresentarsi, come ha sottolineato lo stesso paziente: “Voglio dire chiaramente – puntualizza il chirurgo – che il sanguinamento da anastomosi gastro-digiunale dopo intervento di duodeno-cefalo-pancreasectomia è un’evenienza che si può riscontrare in una discreta percentuale di casi, anche a distanza e più di una volta” – ha concluso il medico.