Neanche da morta Amy Winehouse trova pace. Dolcetto o scherzetto? Decisamente uno scherzo di pessimo gusto in casa Winehouse, dove la notte di Halloween ignoti hanno rubato alcuni abiti appartenuti alla celebre cantante, trovata morta nell’appartamento di Camden a Londra, proprio dove due notti fa si sono introdotti i ladri.
All’appello mancano un abito Moschino, indossavo in occasione di una performance televisiva nel 2006, e l’abito da sposa che Amy Winehouse indossò, sempre lo stesso anno, per il matrimonio con Blake Fielder Civil.
Entrambi gli abiti entro la fine dell’anno sarebbero stati inviati a New York e venduti all’asta per beneficenza, a favore dell’associazione fondata dal padre della Winehouse, il quale pare sia fermamente convinto che il furto non abbia nulla a che fare con il valore economico degli abiti sottratti.
“Siamo rimasti stupiti dal fatto che i ladri abbiano ignorato abiti di design ben più preziosi di quelli rubati. C’erano dei Dolce & Gabbana che valgono una fortuna, mentre il suo abito da sposa era solo un vestitino semplice di cotone, costato poche decine di sterline.” E allora qualche sarebbe la motivazione? Uno sgarbo o una bravata?