Se c’è un alimento capace di non stancare mai è la pasta, il più amato dagli italiani. A confermarlo è un articolo apparso sul Corriere della Sera, secondo il quale il 99% degli abitanti del Belpaese la consumano minimo una volta a settimana, mentre più della metà la porta in tavola almeno una volta al giorno.
Diversi i formati disponibili, a fronte di una tradizione millenaria che presenta molteplici spunti di riflessione e che vede al centro una creatività impareggiabile. Tra questi la pasta integrale è nota, oltre che per un gusto inconfondibile, per le tante proprietà nutrizionali che la contraddistinguono, in virtù delle quali viene sovente raccomandata dai nutrizionisti all’interno della dieta.
Esistono molteplici modi per prepararla, capaci di non stancare mai e di allietare piacevolmente il palato. Una ricetta con pasta integrale particolarmente gustosa è quella che la vede in abbinamento con fave fresche – tipiche della stagione primaverile -, bresaola e pecorino.
Questa base può essere personalizzata in vari modi, soprattutto se si hanno ospiti che soffrono di favismo (cosa che è sempre bene verificare). Le fave possono essere sostituite con ceci, piselli, cannellini e fagioli bianchi di Spagna, altrettanto gustosi, delicati e prelibati.
La pasta integrale si distingue prima di tutto per l’apporto calorico piuttosto contenuto, inferiore a quello della pasta di grano duro che tutti conosciamo, ma non poi così tanto.
Presenta, in realtà, un’altra caratteristica distintiva ben più rilevante, la quantità maggiore di fibra, da cui deriva la sensazione di sazietà tipica di questa tipologia. Inoltre, la presenza maggiore di fibra risulta favorevole ai fini della regolarità intestinale.
Non solo. La pasta integrale è perfetta per quanti soffrono di diabete perché incide in maniera favorevole sulla glicemia, complice una maggiore concentrazione di magnesio, potassio e ferro.
Esistono tantissimi modi di preparare la pasta integrale e valorizzarne il gusto un po’ amarognolo e schietto, a base di carne, pesce e sole verdure.
L’abbinamento classico con pomodoro e basilico non delude assolutamente, soprattutto se si sceglie di utilizzare, anziché la passata, l’ortaggio fresco. La ricetta può essere resa più vivace con l’aggiunta di tonno, lasciando, volendo, i pomodorini a crudo. In questo caso una varietà particolarmente prelibata sono i datterini, buonissimi e succosissimi.
La pasta integrale si sposa a meraviglia con le verdure a foglia verde, come spinaci e cime di rapa, per esaltarne il sapore in maniera semplice e raffinata. Si possono accostare a dei gamberetti o, meglio ancora, a delle acciughe, capaci di portare una nota salata e quasi piccante.
Infine, la pasta integrale ama i sughi a base di carne, meglio ancora se si uniscono olive verdi, piselli e capperi, non necessariamente tutti assieme. Un altro ortaggio che si sposa bene con questo tipo di ricette è la zucca, la cui stagionalità comincia già ad agosto per terminare d’inverno. Per completare la preparazione vi consigliamo di aggiungere sempre del rosmarino, per stimolare le papille gustative partendo dall’olfatto.