Insalata “vastasa”, il must dell’estate siciliana parla in dialetto

di Manuela Zanni


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Linsalatavastasa è un piccolo peccato di gola a base di patate, pomodoro, olive e cipolle. Gli ingredienti con cui viene realizzata, rappresentano un insieme che può, a tutti gli effetti, essere considerato come piatto unico.

Questa insalata può  essere considerata tutto fuorchè un antipasto.  Da qui l’appellativo di “vastasa” per intendere una pietanza che potrebbe essere considerata poco “educata”, o piuttosto, “portante” ovvero piatto unico.

L’origine del termine “vastaso”

Per comprendere in pieno il termine “vastaso”  bisogna tornare al 1700, epoca in cui, a Palermo, le strade erano dissestate e, spesso, maleodoranti a causa dell’assenza della rete fognaria. Per non sporcarsi, i nobili palermitani si facevano trasportare lungo le vie del capoluogo siciliano dai cosiddetti “vastasi”,  ovvero coloro che reggevano le portantine dette anche “sedie volanti” da cui mutua il nome la “Via delle Sedie Volanti” ancora esistente nel centro storico dalle parti dell’attuale Piazza Monte di Pietà.

Significato principale

Il termine “vastaso” ha origine greca e significa “colui che porta” intendendo con questo termine anche la trave più grossa che reggeva il tetto (architrave) e sulla quale scaricavano tutte le altre assi di legno che lo formavano. Spesso, fino a metà del secolo scorso, qualche padre, riferendosi al figlio maschio maggiore o al più legato alla famiglia definendolo “u vastaso ra me casa”, volendo indicare con questo appellativo un valido aiuto a reggerne il peso.

Significato secondario 

Nel tempo il termine assunse anche altri usi, spregevoli come per indicare una persona volgare, maleducata, sboccata, che si esprimeva con abbondante uso di parolacce probabilmente perché i portantini erano spesso la parte peggiore della plebe, non avvezza alle buone maniere, né alla pulizia, né a modi signorili. In seguito, divenne anche il termine con il quale venivano  chiamati gli scaricatori di porto, con riferimento  alla loro forza, da cui la definizione: “parla o si comporta come uno scaricatore di porto”, quindi, come un “vastaso” o, ancor peggio, come  un “vastasunazzu”.

Come si prepara l’insalata “vastasa”

Tornando alla nostra insalata, il suo aspetto più intrigante e caratteristico è rappresentato dall’insieme dei suoi ingredienti tra cui spiccano le patate che, secondo una usanza palermitana, si acquistano dal fruttivendolo già bollite o meglio “vugghiute” a cui si aggiunge cipolla infornata (precedentemente sbucciata ed affettata grossolanamente), pomodori rossi tagliati a spicchi, fagiolini anch’essi “vugghiuti”, olive verdi e nere, olio extravergine d’oliva (abbondante), aceto, sale e pepe. È un piatto squisito e velocissimo da preparare, adatto, quindi, a sfamare ospiti inattesi.

Insalata “vastasa”

 

Ingredienti

fagiolini
patate bollite
pomodori freschi
pomodori secchi
cipolla
olive verdi
olive nere
olio extravergine di oliva (piccante)

 

Fate bollire  le patate e i fagiolini in abbondante acqua salata e scolateli leggermente ” al dente”.  Unite le cipolle (al forno o in agrodolce) . Quindi le olive, i pomodori freschi e secchi e condite con olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b. Sarà un ottimo contorno ma anche piatto unico.

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