Capita spesso di cucinare il pollo perché la carne sapida, leggera e ricca di benefici piace a tutti. Ma a volte il piatto non è perfetto e gli errori più comuni che si verificano sono:
La prima regola da seguire per presentare un pollo succulento è scegliere la migliore qualità delle carni: allevato all’aperto e biologico.
Che sia intero o a pezzi va marinato prima e la marinatura, che deve ricoprire interamente le carni, può essere preparata con:
Per evitare che alcune parti del pollo cuociano prima di altre, legate il pollo. Solitamente, le ali tendono a cuocere in minor tempo rispetto al resto, dunque vi basterà legarle con dello spago da cucina per ovviare al problema.
Una noce di burro, magari aromatizzato, vi permetterà di ottenere un pollo più saporito e lascerà la carne più morbida e umida. Anche chi è a dieta può usare questo stratagemma, 30 grammi di burro distribuiti su un pollo intero non apportano molte calorie in eccesso. A meno che, ovviamente, non vogliate mangiarlo tutto da sole.
Iniziate cuocendo il pollo dalla pancia e poi continuate sul dorso. Questo vi consentirà di far sciogliere più lentamente il grasso, non farà diventare stopposa la carne ed eviterete la comparsa di fiammelle maleodoranti dovute al grasso che gocciola sul fuoco.
L’alluminio o la tradizionale cottura al cartoccio sfruttano tutta la potenza del vapore e permettono alla carne del pollo di cuocere in modo uniforme. Per dorare il pollo in superficie, eliminate la carta (stagnola o da forno) a cinque minuti dal termine della cottura.
Per saperlo, non abbiate timore di usare il tatto! Il pollo crudo, infatti, tende a mantenersi tiepido; se non siete sicure della cottura interna, usate le dita, con molta cautela.