Come cucinare a induzione

di Elisa Malizia


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I piani di cottura ad induzione rappresentano una sorta di rivoluzione, nelle nostre case. Questo sistema ha dei vantaggi notevoli su molti fronti, ma anche dei piccoli svantaggi che non possono essere ignorati, al momento di scegliere la nostra cucina. Come funziona questo tipo di piano cottura e come si usa per cucinare? Vediamolo insieme.

Piano ad induzione: come funziona?

Il piano ad induzione sfrutta l’energia elettromagnetica di alcune bobine, poste sotto ad uno strato di vetroceramica, che si attivano quando la pentola entra in contatto con il piano. Da quel momento, le bobine trasmettono il calore nel fondo della pentola. Con questo sistema, la dispersione del calore è minima e si ha, dunque, un notevole risparmio energetico, fino al 95%.  La cottura dei cibi avviene in modo uniforme e perfetto, con un risparmio di tempo notevole; basti pensare che una pentola d’acqua, per bollire su un piano ad induzione, impiega circa 3 minuti.

Piano ad induzione: vantaggi

Il piano ad induzione ha degli innegabili vantaggi:

  • rappresenta un risparmio economico notevole in fatto di dispersione d’energia
  • è un piano elettrico, dunque non possono esserci fughe di gas
  • poiché la dispersione di calore è quasi nulla, l’aria in cucina sarà più asciutta, fresca e respirabile
  • non necessita di molta manutenzione e si pulisce con facilità, anche con prodotti naturali
  • si abbattono i tempi di cottura
  • è quasi impossibile scottarsi perché la zona in vetroceramica resta fredda
  • assenza di fiamma e quindi dei pericoli ad essa legati
  • è completamente compatibile con l’ambiente e non inquina

Piano ad induzione: svantaggi

Gli svantaggi del piano ad induzione non sono molti, ma è bene evidenziarli:

  • occorrono stoviglie e moka da caffè che siano “calamitate” e la maggior parte delle pentole in alluminio non lo sono
  • ha un prezzo più altro rispetto agli altri piani, anche se viene ammortizzato in poco tempo
  • pentole in rame, vetro, ceramica e alluminio non funzionano sul piano ad induzione
  • lo spessore del fondo delle pentole non deve essere troppo sottile, poiché c’è il rischio che si fonda con il calore elevato generato dalle bobine

Per capire se una pentola ha il fondo adatto alla cottura ad induzione, vi basterà  avvicinare una calamita: se si attacca, allora funzionerà sul piano ad induzione.

 

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